ricomincioda7

FILM


 Le temps s'écoule...à Paris Ieri sera siamo andati al cinema a vedere questo Midnight in Paris di Woody Allen.Molto piacevole, siamo usciti dalla sala distesi, allegri, contenti della scelta fatta e dell'impiego di quell'ora e mezza, come dovrebbe sempre accadere quando si guarda un film per rilassarsi un po'.Già l'ambientazione tutta a Parigi, con una piccola aggiunta di Versailles, dal primo fotogramma all'ultimo varrebbe da sola la visione...ho ritrovato gli scorci più famosi, ma anche gli angoli più nascosti di Montmartre e certe strade del quartiere latino che fanno parte dei miei ricordi...La trama è abbastanza semplice, nemmeno troppo originale direi: l'americano a Parigi che per una magia viaggia nel passato e si ritrova all'inizio del XX secolo, immerso nel mondo artistico del tempo, poichè ritiene quella l'epoca ideale in cui la vita era meravigliosa...e non racconto altro, come prosegue e si conclude la vicenda, si può trovare dappertutto. Ma la storia è impostata bene, le situazioni e i dialoghi mi sono sembrati credibili e divertenti, insomma, vale la pena vederlo. Uscendo mio marito mi chiedeva quale sarebbe secondo me l'epoca ideale in cui tornare a vivere: io veramente non saprei, sto bene ora, non mi sono mai posta questa domanda...forse perchè credo che un'epoca ideale non esista, preferisco pensare che si possa rendere il più ideale possibile il tempo in cui ci è dato in sorte di vivere... Invece il film mi aveva fatto venire altri pensieri: VIAGGIARE NEL TEMPO ! Si può...non si può...si potrebbe? Sono stati fatti altri film sull'argomento: Blade runner, Sliding doors, la trilogia di Ritorno al futuro...è un'idea molto stuzzicante...Il tempo è un grosso mistero. Ci stanno dentro le scelte che facciamo nella nostra vita: se potessimo tornare indietro e scegliessimo diversamente ci sarebbe una linea temporale parallela, dove saremmo diventati altri, diversi da come siamo ora? E quante potrebbero essere le linee temporali parallele che così esisterebbero? Quante realtà si formerebbero così? E viaggiare nel tempo sarebbe solo lungo una stessa linea o, a causa delle scelte diverse, si potrebbe passare da una realtà all'altra? Restano tracce di quello che è accaduto, come molecole temporali o geni del passato, nei luoghi e, come un'eredità, dentro di noi? A volte si possono avere strane sensazioni in certi luoghi, o venendo a conoscenza di certi fatti...come se non ne fossimo completamente estranei e ci appartenessero già in qualche modo che però non riusciamo a decifrare razionalmente...Come può capitare di conoscere una persona che non si è mai vista prima e che però si sente subito così vicina come se la si conoscesse da sempre, sembra che in passato ci sia stata una realtà comune a entrambe che poi è sfuggita e che non si riesce a capire fino in fondo...Insomma, questi pensieri filosofici sul tempo mi intrigano, ad altri forse sembreranno stupidaggini...che ne dite?