ricomincioda7

MIMOSA


 Io, LUI e l' 8 marzo
 In casa mia sono state rarissime le mimose per l'8 marzo.Quando ancora lavoravo a volte ricevevo l'omaggio da uno scolaro, oppure un maestro offriva un mini-rametto a ciascuna delle numerose colleghe. Alla sera LUI rientrava dal lavoro, lo vedeva subito nel vaso e con l'occhiata tra l'ironico e il sospettoso ecco la solita domanda: "E quella da dove arriva?"Perchè LUI mai e poi mai me la regalerebbe.Perchè LUI non sopporta proprio la celebrazione dell'8 marzo.E non parlo delle manifestazioni esteriori e spesso pacchiane tipo sfilate, spettacoli di striptease maschili, rimpatriate goliardiche del "riappropriamoci di questo e di quest'altro", tutto ciò è estraneo anche al mio sentire.Ma è il concetto stesso che gli dà fastidio: perchè un giorno dedicato alla donna? Che bisogno c'è di dedicarle un giorno in particolare?Riflettere, ripensare, ricordare...? Per fare questo tutti i giorni vanno bene.Un riconoscimento, un pensiero gentile alle donne che ami? Perchè proprio oggi? Visto che LUI è SEMPRE gentile, lui AIUTA!...Allora, sostiene, in un altro giorno ci vorrebbe anche la festa dell' UOMO, così saremmo davvero pari...perchè anche noi uomini vi sopportiamo!Dopo i primi anni di discussioni ho lasciato perdere. E l'ho capito meglio quando ho scoperto in che famiglia era cresciuto, quale esempio di rispetto effettivo per la donna gli sia stato passato. Nonostante il suo impegno, che non nego, qualche eredità cromosomica c'è stata...e contro quella ho dovuto combattere negli anni, per vincere delle battaglie, ma non ho vinto la guerra (che non riguarda un piccolo omaggio floreale, penso a cose più importanti...).Oggi in casa mia è una giornata un po' tabù: meglio passare sotto silenzio la ricorrenza.Io penso per conto mio alle donne, alle "mie donne".In particolare quest'anno......a mia nuora da mesi in cassa integrazione, molto avvilita perchè vede scarsissime prospettive......al gruppetto di bimbe marocchine del mio corso di francese, così entusiaste e pronte a mettersi in gioco, ora da piccole e spero tanto restino così anche da grandi......alle loro giovani mamme velate, così gentili e timide, che devono parlarmi in francese perchè poco sanno l'italiano, nella loro vita riservata e casalinga in un paese così diverso: come è ora la loro vita? Come sarà negli anni a venire? E come sarà il loro rapporto con quelle figlie che crescono qui in Italia?Pensieri al femminile di una serata a casa mia, di un 8 marzo senza mimosa...