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FERMATE D' AUTOBUS


 USATE I MEZZI PUBBLICI
Russel C.,  Il riposo della carovanaPoiché io non ho la patente, questa raccomandazione ecologica con me è superflua: i mezzi pubblici sono il pane quotidiano per i miei spostamenti. In verità non mi dispiace nemmeno usarli, la responsabilità della guida è dell'autista, io posso ammirare il panorama o i compagni di viaggio, posso pensare ai fatti miei: diversi progetti e piani d'azione sono nati o si sono perfezionati nel tempo di una corsa d'autobus. Basta conoscere gli orari dei passaggi e tutto funziona...o quasi...So che nei giorni festivi i bus si diradano, capisco che le ristrettezze economiche del momento facciano diradare le corse ancora di più, ma per fortuna c'è il sito internet dove posso vedere gli orari giorno per giorno e così regolarmi. In ogni caso nei giorni festivi riduco al minimo i miei spostamenti e preferisco passare la domenica in altro modo. Domenica scorsa c'era la fiera in un paese confinante con Firenze, da casa mia si raggiunge in auto in nemmeno un quarto d'ora attraverso i raccordi autostradali . Una mia ex collega mi aveva invitato al concerto che la sua corale avrebbe tenuto nel pomeriggio a quella fiera. Naturalmente a mio marito non interessava per nulla, io invece ci sarei andata molto volentieri così ho studiato sul sito il percorso e gli autobus necessari: tre, con un sapiente gioco di combinazioni tra fermate ed orari. Però notavo che tra una corsa e l'altra c'era l'intervallo di 25-30 minuti, avevano aumentato rispetto al passato, tempo di crisi...ma ce l'avrei fatta a prendere le coincidenze giuste, sarei partita anche con un buon anticipo, non si sa mai. Ottimista! Troppo ottimista! Il primo bus lungo il tragitto ci ha fatto scendere tutti ben due volte per cambiare la vettura che andava al deposito, così ho perso per pochi minuti la coincidenza col secondo...perdendo anche la coincidenza col terzo! Forse ce l'avrei fatta ancora ad arrivare appena in tempo al concerto...Dentro al terzo bus un altoparlante annunciava le fermate aggiungendo sempre: “linea deviata”, ma deviata dove? Nessun cartello c'era alle fermate, nessuno dentro il bus. Qualcuno ha detto: “C'è la fiera a...(nome di altro paese in cui fa capolinea), quindi non arriva al capolinea, si ferma prima” Giusto ragionamento, pensavo, ma non mi crea problemi visto che io vado alla fiera nel paese precedente e questo bus sfiora appena la zona della mia fiera. Illusa! Perchè già mi stavo preparando alla fermata quando improvvisamente il bus ha preso una strada tutta diversa e via...da un'altra parte! Ero in buona compagnia, varie persone dovevano scendere con me ed ora protestavano animatamente: perchè non si era visto nessun cartello di informazioni precise? Quando infine siamo scesi eravamo su per la collina, ben lontani dagli stands e siamo dovuti tornare indietro di un bel pezzo. Finalmente sono arrivata al concerto che per fortuna era appena cominciato, dato che dalle nostre parti gli spettacoli iniziano con almeno un quarto d'ora di ritardo. Il tragitto da casa al concerto era durato un'ora e cinquanta minuti !!! Mi è venuto in mente che giovedì scorso col treno in trentacinque minuti ero andata a Bologna, mentre qui, per arrivare in un luogo che quasi vedo dalle finestre di casa mia...Mi sono un po' preoccupata per il ritorno: se funzionava allo stesso modo... Così dopo il concerto, molto piacevole, i saluti all'amica, un'occhiata a qualche stand e l'acquisto di una squisita mozzarella di bufala ho pensato che era meglio ripartire, perchè in serata i bus diradano ancora di più. Per fortuna mi è andata meglio: dopo SOLTANTO un' ora e venti ero a casa.Che dire? Io mi ero armata di santa pazienza, capisco gli orari poco frequenti nei giorni festivi, anche se poi i bus sono affollatissimi, soprattutto nella mia zona popolare piena di ragazzi e di gente che non si può permettere molte auto, però mi fa arrabbiare la mancanza di informazioni, il poco rispetto per gli utenti...