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CUCINA DI MARE


 FIRENZE CHE NON TI ASPETTI  
Renoir, Déjeuner des canotiersUn viaggio ai tempi di community e di blog ha una possibilità in più: l'incontro con qualcuno che si è conosciuto soprattutto come “amico di tastiera” ...la promessa di rivedersi ancora, in una città o in un'altra, il mondo diventa più piccolo, le amicizie diventano più numerose e più varie...In questi giorni è turista a Firenze un amico di blog (con signora), quindi tre “donzelle” fiorentine, che forse, pur abitando nemmeno troppo distanti l'una dall'altra, senza internet mai si sarebbero incontrate nella realtà avendo vite e destini completamente diversi, hanno pensato ad una cena tutti insieme, con l'aggiunta dei rispettivi coniugi, tanto per arricchire ancora di più il gruppo.Ma dopo una giornata di immersione totale nell'arte e nella città storica abbiamo proposto ai nostri ospiti un'esperienza diversa: lontani dalla frenetica e rumorosa movida serale del centro di una Firenze estiva dove è un'impresa parcheggiare!Allora ieri sera... via al tramonto verso la periferia, l'estrema periferia: l'auto ha attraversato il più moderno ponte sull'Arno mentre il sole che si abbassava cominciava a tingere l'acqua di rosato, verso luoghi dove le strade diventano argini di canali e confini di orti e campi, dove le case non formano più quartieri, ma borghi di origini antiche che avrebbero anch'essi storie da raccontare tra qualche porta incorniciata di pietra e qualche madonnina di terracotta sui muri agli incroci per proteggere da superstizioni lontane nel tempo. Pare di essere in un altro mondo e invece siamo a pochi chilometri dal centro. E lì siamo arrivati ad una pizzeria-trattoria, talmente modesta che non ha neppure un nome, è collegata ad un circolo e la si conosce tramite il passa-parola di chi l'ha scoperta e vi ha mangiato bene. Io c'ero stata diverse volte con i colleghi di scuola e le classi per le cene di fine quinta. Il vento forte, ma rinfrescante, di tutta la giornata stava calando e abbiamo cenato all'aperto, la tavolata aveva come sipario una fila di oleandri fioriti, gli avventori erano pochi, la nostra serata è stata perfetta.Si mangia davvero bene, il pesce è la loro specialità, gustando la pizza ai frutti di mare, le linguine all'astice e altri primi “marinari” potevamo credere che dietro quegli oleandri ci fosse davvero il mare...anche perchè i nostri discorsi hanno avuto tra gli argomenti le vacanze...passate, future prossime e remote. Ma si è parlato di tutto: ci sono esperienze che quando scriviamo e ci leggiamo nei blog suscitano curiosità e domande che è bello esternare finalmente guardandoci in faccia, poi la conversazione si allarga, prende strade nuove a raccontarci la vita che non finisce tutta nei nostri post, ci si conosce meglio, magari si fanno progetti insieme...Senza mai guardare l'orologio siamo stati gli ultimi a uscire dal locale, quando il cameriere cercava di farci capire che...insomma...avrebbe anche chiuso ...Peccato! Saremmo rimasti volentieri ancora insieme!Ci siamo avviati alle auto tra le casette silenziose e la strada deserta, il vento era completamente caduto e la notte era tiepida, annuncio della prossima giornata afosa...Poi i saluti... e il ritorno alla vita normale, fine della ricreazione.Credo proprio che questa serata sarà uno dei ricordi più positivi di questa mia estate difficile...Stamattina di nuovo caldo torrido, scopro che è San Giacomo, penso a Giacomo Leopardi, ne ho parlato da poco, il nostro amico di blog ne è appassionato, mi viene in mente anche un altro Giacomo, di cui amo le canzoni, che ha cantato il suo “plat pays”, un po' simile a questa Firenze insolita che ci ha ospitati ieri sera...