...DEI MIEI TEATRIContinuo anche quest'anno le mie attività teatrali “adulte”. Per fortuna che ci sono: mi coinvolgono, mi impegnano la mente quindi mi stanno aiutando in questo periodo non facile... Perchè fare teatro non è solo studiare a memoria la parte, partecipare alle prove, ma serve anche un lavoro individuale di ricerca, di ripensamento se si vuole entrare nei personaggi e rendere al meglio, così sono tante le ore in cui la mente “viaggia” intorno a tutto questo, su internet, nelle letture, e così via. La regista con cui l'anno scorso diventai una delle donne di Plaza de Mayo ha un'idea piuttosto ambiziosa: ha ottenuto da Glauco Mauri il permesso per mettere in scena il suo spettacolo che fu dato alla Pergola l'anno scorso: “Quello che prende gli schiaffi” , ne ha fatto un adattamento e su questo stiamo lavorando. Stavolta mi ha affidato una parte minore, sarò un clown, una parte più di movimento che di discorsi, ma a me non dispiace perchè la figura del clown mi affascina, ha un che di misterioso nel nascondere i drammi della vita con la capacità di trasformarli in altro: risate, sorrisi, malinconie... La regista dopo le prime prove si era rammaricata di questa scelta, si era accorta che sarei stata giusta anche in un ruolo più importante che aveva già affidato ad un'altra, io le ho detto di lasciar perdere, non volevo suscitare malumori in chi si sarebbe vista togliere una parte che la metteva in evidenza, il clown a me sta bene e di questi tempi forse non avrei neppure le energie per qualcosa da primadonna... Sarò vestita in modo buffissimo, sarò una maschera irriconoscibile... come a volte si cerca di essere nella vita, per non far capire come si sta veramente dentro...
DI ME E...
...DEI MIEI TEATRIContinuo anche quest'anno le mie attività teatrali “adulte”. Per fortuna che ci sono: mi coinvolgono, mi impegnano la mente quindi mi stanno aiutando in questo periodo non facile... Perchè fare teatro non è solo studiare a memoria la parte, partecipare alle prove, ma serve anche un lavoro individuale di ricerca, di ripensamento se si vuole entrare nei personaggi e rendere al meglio, così sono tante le ore in cui la mente “viaggia” intorno a tutto questo, su internet, nelle letture, e così via. La regista con cui l'anno scorso diventai una delle donne di Plaza de Mayo ha un'idea piuttosto ambiziosa: ha ottenuto da Glauco Mauri il permesso per mettere in scena il suo spettacolo che fu dato alla Pergola l'anno scorso: “Quello che prende gli schiaffi” , ne ha fatto un adattamento e su questo stiamo lavorando. Stavolta mi ha affidato una parte minore, sarò un clown, una parte più di movimento che di discorsi, ma a me non dispiace perchè la figura del clown mi affascina, ha un che di misterioso nel nascondere i drammi della vita con la capacità di trasformarli in altro: risate, sorrisi, malinconie... La regista dopo le prime prove si era rammaricata di questa scelta, si era accorta che sarei stata giusta anche in un ruolo più importante che aveva già affidato ad un'altra, io le ho detto di lasciar perdere, non volevo suscitare malumori in chi si sarebbe vista togliere una parte che la metteva in evidenza, il clown a me sta bene e di questi tempi forse non avrei neppure le energie per qualcosa da primadonna... Sarò vestita in modo buffissimo, sarò una maschera irriconoscibile... come a volte si cerca di essere nella vita, per non far capire come si sta veramente dentro...