ricomincioda7

CALENDARIO


DONNE  PER  UN  ANNO 
  Buongiorno! Iniziato bene il 2013? Io tranquillamente, a teatro come sempre in questi ultimi anni. No, non ho recitato io, non sono ancora così importante da essere scritturata per l'ultimo dell'anno... Solo spettatrice, insieme a mio marito e all'uscita, dopo spettacolo, buffet, brindisi e un po' di musica...un cielo tersissimo, nero con una splendida luna ancora quasi piena, un numero infinito di stelle e la costellazione di Orione alta nel cielo e ben visibile anche nelle stelline della sua spada. E' una costellazione che mi ricorda una mia vita di tanto tempo fa...Vogliamo trarne auspici per il futuro? E' quasi una moda in questi primi giorni dell'anno... Forse non l'avete notato, ma ho cambiato il box che segna il calendario: quest'anno ci sarà una carrellata di ritratti, pitture o non so cos'altro di artistico, immagini di donne. L'idea mi è venuta all'improvviso nei giorni scorsi. Io resto affascinata guardando i ritratti, soprattutto quelli femminili, immagino la loro vita, penso alle differenze nel corso della storia, convinta però che ci sia qualcosa di uguale a me, ai miei sentimenti, al mio modo di soffrire o essere felice. A volte mi sembra che stiano per parlarmi, amiche pronte a passarmi messaggi e consigli. Avrei potuto scegliere un anno di uomini “artistici”, belli e affascinanti, ce ne sono un'infinità nell'arte, o di gatti morbidi e dignitosi... Vedrete dodici donne, una al mese, ancora non le ho pensate tutte, deciderò via via. I motivi delle mie scelte saranno del tutto personali, dettati dalla mia sensibilità, alcune saranno giudicate belle artisticamente, altre forse meno, a chi passa e vede potranno piacere oppure no, non importa: se staranno un mese in quel quadratino vuol dire che a me “dicono” qualcosa e le ospito volentieri in questa mia casa-blog. Comincio con questa donna che ho scoperto da poco nel manifesto di una importante mostra della mia città: figura un po' misteriosa, tranquilla, malinconica, assorta nei suoi pensieri, pare stia aspettando... che cosa? 
Alberto Donghi, Donna al caffè