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LE LETTERE E I GIORNI 2


 ME(proposta del martedì - 3a settimana) 
Picasso, Donna allo specchio Ai tempi della scuola elementare di Atapina una volta all'anno ci veniva dato il tema: “Parlo di me” o qualcosa del genere. Ora penso che così la maestra rilevasse i nostri cambiamenti, il nostro crescere... Mi è tornato in mente quando ho letto questo titolo: parlare di me ora, come mi è difficile! Anche qui nel profilo mi sono rifiutata, ho scritto: “Se siete proprio curiosi leggete nel blog” e così ribadisco, è nel blog che mi svelo, dove, forse, si capisce un poco come sono io... Perchè a me pare così complicato descrivermi... Come ho scritto qui accanto a commento quasi scherzoso di un libro: “Ci vuole tutta la vita per capirci qualcosa di se stessi e dell'amore”, penso davvero che sia così, che quando credi di raggiungere una certezza è molto facile che ti venga scompigliato tutto... Nel corso degli anni qualche volta un chiarimento l'ho raggiunto e mi è servito, con l'aiuto di alcuni psicologi, anche di un appassionato di astrologia e lettura della mano...Qualcuno riderà ma non voglio entrare in polemica: se anche questo è servito a qualcosa, perchè negarlo? Poi lasciare qualche mistero da intuire o da scoprire è intrigante no? Conosco una poesia che ricordo sempre quando rimugino su questo argomento, credo sia l'occasione giusta per offrirvela... vi ritrovo un sentire che è un po' anche il mio... CHI SONO? Son forse un poeta? No, certo. Non scrive che una parola, ben strana, la penna dell'anima mia: "follia". Son dunque un pittore? Neanche. Non ha che un colore la tavolozza dell'anima mia: "malinconia". Un musico, allora? Nemmeno. Non c'è che una nota nella tastiera dell'anima mia: "nostalgia". Son dunque... che cosa? Io metto una lente davanti al mio cuore per farlo vedere alla gente. Chi sono? Il saltimbanco dell'anima mia (Aldo Palazzeschi)