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LA MIA LONDRA 2


 QUI LONDRA...14 settembre Oggi ci dedichiamo ad incombenze...burocratiche. Innanzitutto la visita all'Ufficio del turismo principale di Londra. Per me è importante questo contatto appena arrivo in una nuova città, prendo mappe, depliants, informazioni, aggiornamenti... è così anche stavolta anche se, a dire il vero, mi aspettavo di trovare qualcosa di più. L'ufficio del turismo si trova vicino alla cattedrale di Saint Paul  
 e da qui partiamo per una lunga passeggiata a piedi ad ammirare un po' di strade, palazzi, personaggi e atmosfere di quella parte di Londra. I taxi non sono più tutti neri, ma la maggior parte è colorata e decorata con pubblicità di tutti i generi, ci sono personaggi vestiti in fogge originali,
 un mezzo di trasporto che funziona a ... birra (bevuta),
 scopriamo una strana scuola: di araldica e alberi genealogici e immagino sia uno studio severo, ma anche ...fantasioso nel disegnare gli stemmi! 
 Arriviamo al Tamigi e lo attraversiamo sul ponte pedonale Millennium Bridge, una passerella aereodinamica e oscillante costruita nel 2000 (e pare che all'inizio oscillasse ancora di più, forse faceva venire il mal di mare!).  
 Di là troviamo la Tate Gallery of Modern Art, il teatro Globe e una passeggiata molto affollata lungo il fiume attraverso il luogo dove c'erano le prigioni, passando da mura tetre e semidistrutte medievali ad alti palazzi nuovissimi tutti a vetrate. Ecco, questi contrasti improvvisi a volte mi lasciano perplessa... Il pranzo oggi è in un ristorante greco, ma con cameriere italianissimo, per mia fortuna. Peccato che ci sia un cielo così grigio e un vento così freddo!
 Più tardi, stanchi di passeggiare, con la metropolitana andiamo alla stazione di Paddington, chi ricorda l'orsetto dallo stesso nome dei cartoni animati di tanti anni fa? Là ci sono le sue cartoline e le compro per i nipotini. Da quella stazione parte, ci avevano detto all'agenzia di viaggi di Firenze, il treno non TGV per andare a Parigi: ci avevano dato un foglio con prezzi ed orari , numero del treno e l'indicazione London – Par. Noi dovremmo fare i biglietti per il giovedì successivo. Ma il bigliettaio, leggendo il nostro foglio, scoppia a ridere e ci fa capire, più a segni che con le parole, che quel Par non indica Parigi, ma una città inglese che si chiama proprio Par e che si trova da tutt'altra parte. Noi restiamo di sasso: per Parigi esiste solo il TGV Eurostar dalla stazione Saint Pancras.  
stazione Saint PancrasQuesta per fortuna non è troppo distante dall'albergo, così prima di sera riusciamo a passarci e a fare i famosi biglietti... che ci costano un'enormità, visto che così a ridosso della partenza tutte le offerte speciali sono già esaurite! Stasera siamo così stanchi e schoccati che saltiamo pure la cena...ma qualcosa ho imparato anche oggi:THAT WAY: per di là (era scritto per indicare il percorso a chi finiva in prigione)  15 settembre Ci svegliamo con un bel sole che entra dalle tende (non esistono persiane né tapparelle): evviva! Col sole, andremo in bus verso i grandi parchi e passeremo una bella giornata nel verde! Peccato che durante il lungo tragitto sui bus il sole pian piano scompaia sotto una densa coltre di nubi grigie, tornino a tratti il vento e una pioggerellina sottile... e sarà così tutto il giorno!
 Ma non cambiamo programma e, su mia scelta, entriamo nel Kensington Garden. Ci sono splendide aiuole fiorite tra un bosco e l'altro, dappertutto scoiattoli per nulla impauriti, anzi curiosi e socievoli, non si finirebbe mai di “giocare” con loro.  
 Abita anche, nel Kensington Palace, il Royal Baby, con mamma e papà; che sia questo bebè che passeggia sul viale?
 Mi diverto a guardare i costosissimi Royal Baby Souvenirs
e compro un libretto di ricette per biscotti inglesi da accompagnare al thé delle cinque. Si mangia bene e si spende il giusto nel self service del Palace e vuoi mettere andare in bagno nelle Royal Toilets? 
 Dopo il pranzo (durante il quale fuori si scatena il diluvio universale, ma per fortuna smette quando usciamo) riprendiamo la nostra umida passeggiata per il parco,  
 passata la zona del lago con centinaia di anatre e uccelli ci addentriamo di nuovo fra boschi e laghetti fino ad arrivare a rendere l'omaggio della fantasia alla statua dell'altro padrone di casa, quello delle fiabe... chi non conosce Peter Pan? Eccolo nel suo giardino di Kensington, raffigurato in questa graziosa statua con i suoi amici e le fate. 
 Ed è già l'ora del rientro in hotel, abbiamo visitato un parco soltanto, ma siamo soddisfatti. Con queste gentili immagini vi lascio: anche sotto la pioggia questo giardino mi è molto piaciuto...Oggi ho imparato che porcellana si dice CHINAe che il lago nel parco è pieno di SWANS, di cigni!