CIAO PARIGI 26 settembre (un mese fa!) Dopo aver fatto colazione, riempito e chiuso (a fatica) le valigie, depositate le stesse in custodia all'albergo, abbiamo ancora qualche ora a disposizione prima di avviarci stracarichi, da una linea di metropolitana all'altra, verso la gare de Lyon. Mi sono conservata una meta proprio per questo ultimo tempo, una meta vicina all'hotel in modo da girare a piedi e non rischiare ritardi per il ritorno... Spero solo che il cielo un po' grigio evolva verso il sole, o per lo meno non preceda un diluvio... perché staremo all'aperto, andremo al Parc Monceau. Io sono un'appassionata di giardini, Parigi ne ha molti, alcuni sono famosissimi, altri restano in secondo piano e i turisti che arrivano per la prima volta non li vanno a cercare: nelle guide spesso sono liquidati in poche righe. Però il culto che i Francesi hanno per il verde e per i fiori (ogni anno c'è il concorso che assegna fiori di merito alle villes fleuries) fa sì che anche i giardini minori siano interessanti e degni di una visita. Il Parc Monceau nacque nella seconda metà del 1700 per volontà del Duca di Chartres. Doveva essere un luogo di meraviglie, con costruzioni di tutti i tipi e copiate da tutte le epoche. Fu rimaneggiato fino alla fine del secolo successivo ed ora è senz'altro un giardino suggestivo, con vasti prati, alberi centenari e spettacolari, alti cespugli, grandi aiuole fiorite e coloratissime spesso organizzate in modo da creare installazioni di piante e fiori che hanno il titolo scritto davanti, come se fossero delle pitture o sculture vegetali.
LA MIA PARIGI 5
CIAO PARIGI 26 settembre (un mese fa!) Dopo aver fatto colazione, riempito e chiuso (a fatica) le valigie, depositate le stesse in custodia all'albergo, abbiamo ancora qualche ora a disposizione prima di avviarci stracarichi, da una linea di metropolitana all'altra, verso la gare de Lyon. Mi sono conservata una meta proprio per questo ultimo tempo, una meta vicina all'hotel in modo da girare a piedi e non rischiare ritardi per il ritorno... Spero solo che il cielo un po' grigio evolva verso il sole, o per lo meno non preceda un diluvio... perché staremo all'aperto, andremo al Parc Monceau. Io sono un'appassionata di giardini, Parigi ne ha molti, alcuni sono famosissimi, altri restano in secondo piano e i turisti che arrivano per la prima volta non li vanno a cercare: nelle guide spesso sono liquidati in poche righe. Però il culto che i Francesi hanno per il verde e per i fiori (ogni anno c'è il concorso che assegna fiori di merito alle villes fleuries) fa sì che anche i giardini minori siano interessanti e degni di una visita. Il Parc Monceau nacque nella seconda metà del 1700 per volontà del Duca di Chartres. Doveva essere un luogo di meraviglie, con costruzioni di tutti i tipi e copiate da tutte le epoche. Fu rimaneggiato fino alla fine del secolo successivo ed ora è senz'altro un giardino suggestivo, con vasti prati, alberi centenari e spettacolari, alti cespugli, grandi aiuole fiorite e coloratissime spesso organizzate in modo da creare installazioni di piante e fiori che hanno il titolo scritto davanti, come se fossero delle pitture o sculture vegetali.