ricomincioda7

22 DICEMBRE


  Il dono che vorrei trovare oggi è un dono difficile, quasi impossibile... Si tratta di un'eredità. Non è il sogno di avere qualche zio americano tipo Paperon de' Paperoni, ma parlo dell'eredità dei miei suoceri. Da quando sono morti, ormai più di un anno, si è aperta tra i quattro figli la questione di come gestire e dividere ciò che hanno lasciato, non certo un impero finanziario, ma sufficiente a creare nuovi grossi problemi. All'inizio sembrava filare tutto liscio, ma presto uno dei fratelli ha cominciato a comportarsi stranamente, a sospettare e a diffidare degli altri, ad avanzare pretese e rivendicazioni, ad ostacolare e porre veti a qualsiasi iniziativa degli altri tre. Tentativi di spiegarsi tutti insieme, grossi litigi e minacce, silenzi e non risposte... fino ad arrivare ad ora: tutto è stato messo in mano ad avvocati ed ogni contatto avviene solo attraverso di loro. Non si intravedono soluzioni ragionevoli... E' una maledizione: la morte del mio terribile suocero speravamo mettesse fine alle angosce che creava nei suoi familiari, invece pare che il suo spirito si sia trasferito in questo figlio, il quale, già da prima di carattere nervoso e permaloso, pare si stia trasformando esattamente in ciò che era suo padre. Mio marito, nonostante affermi che non gli importa nulla di questa eredità, secondo me accusa pesantemente la situazione e via via in questi mesi è peggiorato nei suoi problemi di salute, sta diventando anche lui più “difficile”, più portato al pessimismo, ad essere meno tollerante, si innervosisce ad ogni tipo di stress, vede dappertutto negatività, dichiara che si sente trascurato, dimentica facilmente le cose e gli impegni, si concentra per ore davanti ai telefilm in TV e nel suo mondo di religione. Nemmeno la matematica riesce più a interessarlo e rimanda ad oltranza una decisione per quanto riguarda gli studi universitari che voleva fare. Pare invecchiare a grandi passi... Certo, l'età non aiuta, ma questa situazione familiare che sta vivendo secondo me accelera molto. Io, dico la verità, sono un po' stanca. E' un eterno ricominciare, riaggiustare il tiro, rivedere scelte e atteggiamenti: confesso che non mi è sempre facile. Ecco, mi sono tolta il sassolino dalla scarpa, o forse è un macigno dalla tasca, sperando sempre che le cose vadano a migliorare, magari come regalo di Natale...