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DJ


 COLONNA SONORASono andata a vedere uno spettacolo nel mio teatro di periferia, quello dove seguo per il secondo anno un corso “serio”.
Si tratta di “Volevo fare la dj”, spettacolo comico di e con Anna Meacci. Attrice minore, come lei stessa si definisce, un po' per la sua statura abbastanza... ridotta, un po' perché non è fra le attrici più famose del teatro italiano. Il suo lungo monologo, circa un'ora e tre quarti, non è ciò che forse pare dal titolo: lei ci parla della sua vita, di alcune persone che ne hanno occupato un posto importante, primi fra tutti i genitori, autobiografia insomma, con una carrellata di musiche e canzoni che sono state come la colonna sonora della sua vita privata e della storia che ha attraversato. Canzoni non sempre scelte, a volte anche brutte, ma che però tornano sempre in testa se qualcosa ci fa pensare a... Se si potesse essere dj delle musiche della nostra vita, forse ne elimineremmo alcune dalla nostra personale colonna sonora, ma non si può, quelle ogni tanto ci martellano ancora in testa e restano a ricordarci che... ci fu anche quel fatto, quell'esperienza... che in fondo ci ha fatto diventare ciò che siamo! Spettacolo di pura emozione, ma spassosissimo, tra aneddoti privati e rievocazioni di momenti collettivi, canzoni intonate insieme al pubblico, un buffo gioco del musichiere con gli spettatori coinvolti... alla fine eravamo tutti sul palco a ballare con lei, come fosse una discoteca, e ci guardavamo complici, perché ciò che aveva messo in scena faceva parte della vita di tutti. Dopo mi sono messa a ripensare ad una possibile “colonna sonora” della mia vita... Alcune delle musiche dello spettacolo sono anche le mie, direi generazionali visto che Anna è poco più giovane di me, ma... ci sono canzoni solo mie, di momenti solo miei? Oh sì, per esempio...Alcune dei primi Sanremo cantate dalla mia mamma mentre sfaccendava, per non parlare di quella proibitissima “Faccetta Nera” di cui qui già raccontai... La marcia trionfale dell'Aida ed altre arie di opere liriche che ascoltavo col mio papà... “Notte di ferragosto” di Gianni Morandi per la mia più splendida estate al mare, quando capii che stavo diventando grande... “L'amore” di Don Backy per il mio primo grande amore bellissimo e perdutissimo... Mi sono resa conto anche che c'è un lunghissimo periodo della mia vita privata senza colonna sonora, un tempo forse troppo difficile, troppo pieno, troppo impegnato, senza spazio per ascoltare musica così per diletto... Poi ci fu l'epoca dei canti popolari, di quelli partigiani, delle ninne nanne... molto spesso per lavoro, però mi appassionavano, musiche che sentivo mie più di quelle alla moda in quegli anni. Sapete, Anna Meacci da gennaio è insegnante al corso di teatro serio che sto frequentando. Io ho ripreso in febbraio, dopo Lanzarote, ma sono entrata subito in sintonia con lei, ora la chiamo “l'Anna” come i miei compagni di corso. Il suo compito è stato di farci lavorare sulla comicità e nelle lezioni ha ripreso soprattutto il tema dell'autobiografia, collegandosi al suo spettacolo. E' stato interessante raccontarci (sempre in modo teatrale) aneddoti della nostra vita, poi vederli trasformati con il suo aiuto, arricchiti e presentati nel modo più coinvolgente per il pubblico, con ironia e comicità... peccato che il suo compito con noi sia terminato, dalla prossima settimana avremo un altro attore come insegnante, perché al secondo anno è così, bisogna conoscere nuova gente di teatro, modi nuovi di mettere in scena e di recitare, imparare velocemente a capire testi e registi... sempre più difficile! Vi lancio una proposta, un piccolo gioco, amici lettori... perchè non provate a costruire la colonna sonora della vostra vita? Magari avete delle sorprese...  
L'Anna durante lo spettacolo