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MALTEMPO


 IL SURF 
 Vento...tuoni... fulmini... acqua a catinelle... grandine... e polvere rossa, dicono che è la sabbia del Sahara arrivata fino al nord Italia... Ecco quello che è successo oggi a Firenze: dalla finestra ho guardato tutto, la strada era diventata un torrente, ai tombini delle fogne c'erano mulinelli d'acqua... Per fortuna non è durato troppo a lungo, era già più tranquillo, ma non troppo, all'ora in cui dovevo uscire per recarmi alla mia scuola, al corso con i bambini. Mi inquietano questi rovesci, queste piogge ininterrotte, qui attorno i fiumi sono tutti ingrossati, ieri attraversando l'Arno dal ponte ho visto un lungo tratto di argine distaccato, che sta franando. La settimana scorsa il pericolo per il mio quartiere è stato incombente, ascoltavamo con apprensione tutti i notiziari regionali... Allora, per alleggerire l'atmosfera e sorridere un poco, ho ripreso un piccolo ricordo delle ore passate lunedì con Riccardo: guardavamo insieme le fotografie che scorrevano nella cornice digitale, lui riconosceva i parenti, ricordava anche (così piccolo!) certi momenti in cui erano state scattate quelle foto... In una, dell'agosto 2012, lui è in acqua sopra la mia tavola da surf, nelle sue imprese quando c'ero anch'io al mare con lui: rideva al ricordo, io gli ho detto: “Sai, ora il surf non è nel camper, ce l'ho qui a casa mia.” E lui ha commentato: “Bene, così se la casa affonda voi potete andare via con il surf!” Tutti avevamo riso, immaginando la scena... Anche vicino casa sua a Montelupo scorre un torrente, lui abita al terzo piano, ma dalla scuola materna un giorno li hanno fatti evacuare in un'altra scuola... e lui sentirà l'atmosfera generale di apprensione, nei suoi tre anni...