ricomincioda7

C' ERA UNA VOLTA


 RICORDI 
 "Posso venire domattina a portarti..." avevo telefonato a mia figlia. "Sì, vieni, ci sarà anche M. con la bimba." "Allora un'altra volta, non voglio disturbarvi." "No, anzi, così vedi anche la bimba..." M. è un'amica di mia figlia, amicizia nata tra gli esami universitari e consolidata poi negli anni, anche con la nascita dei loro figli: la "bimba" di M ha tre mesi ed è la sua terza figlia. M insegna nella scuola primaria ed è stata la mia "erede": quando sono andata in pensione lei era appena entrata in ruolo ed io le ho passato molti miei libri di didattica. Così ci sentiamo amiche seppure a distanza e senza esserci incontrate tante volte... Stamattina eravamo dunque tutte e quattro (piccola compresa) a casa di mia figlia, a chiacchierare: entrambe hanno appena iscritto i primogeniti alla scuola primaria e il discorso è presto scivolato sulla scuola, dalle loro ansie per la scuola di questo periodo, non sono sicure che il tempo pieno da loro richiesto verrà attuato... allo scegliere o no la religione cattolica: seguire i principi di famiglia o assecondare il desiderio del figlio di stare con la maggioranza dei compagni.... Un discorso tira l'altro e siamo cadute a parlare del passato, di quando loro erano piccole, di come era la scuola in quel tempo, di come loro l'hanno vissuta, che i figli di un insegnante è bene che non frequentino la stessa scuola del genitore, di certi maestri che tutte conoscevamo... perchè ho scoperto che io tanti anni fa fui commissaria all'esame di quinta elementare proprio nella classe di M, ma io odiavo talmente fare gli esami che avevo rimosso le occasioni in cui fui obbligata ad entrare in commissione! Di più, per un anno fui insegnante del fratello di M, che ricordo bene dopo che M. me ne ha ripetuto nome e cognome. Dice che lui si ricorda ancora di me: fu un "esperimento" ufficiale quella volta di scambio di maestri fra due classi per alcune materie ed io ero incaricata di svolgere "educazione artistica" nella sua classe (era in quarta), con registri e valutazioni. Fu un'esperienza interessante, alla fine producemmo, collaborando con la maestra di italiano, delle diapositive sonorizzate sulle novelle di Calandrino, riduzione dal Decamerone... La chiamavo scherzosamente "la mia classe adottata". Come mi è piaciuto stamattina ricordare quegli anni! Ultimamente, con la morte di Mario Lodi che mi ha così rattristato, il pensiero e la memoria tornano spesso al mio passato di insegnante, a vicende, progetti, incontri, volti e parole di bambini e di adulti che mi hanno accompagnato in quegli anni... e sono quasi tutti ricordi belli, qualcuno bellissimo, una scuola che era vita...