ricomincioda7

IL TESORO


 EREDITA' 
 Qualcosa si muove... Finalmente, dopo quasi due anni dalla morte dei miei suoceri, pare che qualcosa stia prendendo la strada giusta nella questione dell'eredità! Dopo sospetti, accuse, offese, litigate, scambi di lettere prima infuocate, poi raggelanti nel linguaggio formale e burocratico degli avvocati e “per conoscenza a...”, ma identiche nella sostanza del non intravedere possibilità di accordi, i quattro fratelli sono arrivati davanti al “conciliatore”: ultimo tentativo prima della causa in tribunale. A quel punto con poche speranze, a dire il vero: le pretese del fratello che finora aveva sempre ostacolato gli altri non parevano avere cedimenti fino all'ultima seduta quando, improvvisamente, è diventato molto tranquillo e ha firmato senza fiatare ciò su cui fino a pochi giorni prima ancora aveva da obiettare e contrastare. Forse il suo avvocato è riuscito a fargli capire che stava arrampicandosi sugli specchi e che in tribunale non avrebbe certo vinto nulla, anzi, avrebbe dovuto alla fine pagare spese e danni... Non lo sapremo mai, l'importante è che adesso si possa andare avanti, suddividendo i beni mobili e cercando di vendere quelli immobili. Intanto però sono passati due anni, nei quali i quattro fratelli hanno dovuto pagare le tasse di case vuote, senza nessun introito, hanno perso proposte di acquisto che erano arrivate subito dopo la morte dei miei suoceri da chi conosceva gli immobili, il mercato immobiliare è andato ancora più in crisi ed ora si rischia di dover svendere pesantemente, se e quando si troveranno nuovi compratori. Due anni così hanno rovinato la vita anche a mio marito, profondamente addolorato, dopo la morte dei genitori, anche per l'assurda ostilità di questo suo fratello. Aggiungiamo anche gli scambi di corrispondenze farneticanti e minacciose, tutti i viaggi a Bologna per incontrarsi prima con i fratelli nei vani tentativi di accordi, poi con gli avvocati e per gli adempimenti burocratici. Gli pareva di risentire l'atmosfera di pesante follia che era stata la vita con suo padre e anche qui in casa in certi periodi è stato ombroso, lunatico e intrattabile. Io ho cercato di restare fuori il più possibile da queste vicende, ma qualche commento ogni tanto mi scappava... E ho cercato di sopportare certi “momentini” ripetendo dentro di me : -Passerà...- però non è stato facile. Ora mio marito è abbastanza euforico, dice che in pochi mesi la faccenda sarà sistemata e che qualche soldino ci arriverà (quelli che resteranno, dopo tutti i pagamenti ad avvocati e compagnia). Spero che non si illuda troppo, che ora riesca ad organizzarsi rapidamente e... pacificamente con i fratelli. Non me ne intendo di tempi tecnici e burocratici, mi auguro che non si debba aspettare ancora molto, arriverebbe al momento giusto questo gruzzoletto tanto comodo per la ricerca della nuova casa per noi...