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BLOG FLORILEGIO e meditazioni


 FINE FERRAGOSTO 
 Come è andato questo Ferragosto? Qui, dopo un passaggio a casa di mia figlia per accudire e coccolare il gatto Beto, compito mio giornaliero ora che i padroni sono al mare, ho passato il resto della giornata in casa, a preparare un ottimo ragù cipolla e salsiccia, un' altrettanto ottima peperonata, a riordinare e a buttare riviste e materiali turistici vari. Senza rimpianti. Mi sento particolarmente stanca e nervosa, sarà l'estate pazza, in questi ultimi giorni a tratti è freddo e sempre ventoso così mi viene spesso mal di testa... non avevo proprio voglia di organizzare niente. Di solito, quando non siamo in viaggi lunghi, la giornata di Ferragosto è sempre passata a casa: mio marito nei giorni festivi o di ponti vuole stare rintanato (non solo adesso che è ancora debole), non vuole trovarsi nel traffico e nella folla di qualche sagra, festa o manifestazione. Mentre guardavo certi depliants turistici che avevo conservato, ho ricordato che ci fu solo un certo periodo, quando i figli erano piccoli, in cui abbiamo passato qualche ferragosto sul lago Trasimeno, in un campeggio a Tuoro dove ci piaceva andare anche in altri weekend estivi. C'era sempre posto, ormai eravamo di casa, era molto tranquillo, a parte i fuochi artificiali del 15 agosto, e passava pure il contadino a vendere certe verdure saporite... così tornavo a Firenze anche con la spesa già fatta! In anni successivi, a volte io insistevo perché passassimo questi giorni dai miei suoceri che stavano in estate in una loro casetta in montagna (anche questa fa parte dell'eredità...) sull'Appennino modenese. Era ottimo per sfuggire al caldo fiorentino, ma mio marito accettava solo perché gli dicevo: “Così fai un po' compagnia a tua mamma”, questo era l'unico argomento che lo smuoveva. E credo che lei ne fosse contenta, di queste visite che la distraevano dalla presenza incombente e soffocante del marito. Oggi mi sento un po' grigia, l'estate si avvia alle ultime settimane (ma è mai iniziata?) dopo questi giorni quasi sospesi, fra poco riprenderanno le incombenze dell'eredità, della compravendita delle case... dovrò essere in forma ah ah! Quando sono in questi stati d'animo ricerco le poesie. Da leggere, ovvio. Mi piacerebbe anche scriverne, da giovane lo facevo, come credo facciano tutti i giovani, poi me ne è scappata qualche altra in alcune occasioni, ora mi limito a leggerle, le cerco, mi identifico in alcune. Con internet è facile, digito un argomento, ne trovo... un copia-incolla e le ho sempre con me, da rileggere quando ne sento il bisogno. Così oggi vi lascio il suggerimento di un blog di poesie (è venerdì, giorno del blog-florilegio), che ho incontrato spesso nelle mie ricerche: ogni giorno offre una poesia e mette link per collegarla ad altre, o a testi sull'argomento, non l'ho girato molto, mi pare che offra diversi percorsi... Ha un nome intrigante: “Il canto delle sirene”, ma la sirena ammaliatrice della poesia non porta certo alla distruzione, anzi è un canto che culla e accompagna...