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SULL' APPENNINO


 LA SPEDIZIONEOggi piove. Piove gentilmente, delicatamente, la vera pioggia autunnale che mancava ormai da molto tempo e che fa rassegnare alla stagione ormai avanzata... Ma le previsioni metereologiche davano sole per oggi... ecco, c'è poco da fidarsi! Per fortuna domenica scorsa ci azzeccarono... Da giorni le tenevamo sotto controllo, io e mia figlia, per la famosa spedizione familiare alla casa dei suoceri in montagna: fra gli impegni degli uni e degli altri era l'unica domenica possibile e non volevamo rimandare tutto a novembre col buio che sarebbe arrivato prestissimo e di conseguenza il freddo lassù, senza neppure il riscaldamento! Le previsioni davano sole anche domenica... In verità la partenza da Firenze è stata immersa nella nebbia e così fin dopo Pistoia. Io mi autoconvincevo che era nebbia di alta pressione, che poi si sarebbe alzata... Invece ci siamo alzati noi e pochi chilometri dopo Pistoia, dopo i primi tornanti in direzione Abetone... che spettacolo! Siamo usciti dalla nebbia (o nuvole?), il cielo era azzurro terso e il sole faceva già caldo. Doveroso fermarsi per fotografare la pianura immersa nella nebbia da cui spuntavano qua e là cime di rilievi e non eravamo i soli ad avere la stessa idea! 
 Bellissime le sfumature autunnali dei monti intorno, poi la strada si immerge nelle faggete che ora sono dorate... E' un percorso che mi piace moltissimo e le due ore di viaggio volano. I nipotini dopo le prime curve si sono addormentati, avranno modo di ammirare quando saranno più grandi. 
 Così il bel tempo ci ha accompagnato per tutta la gita. Arrivati al paesino siamo subito andati alla casa, che per i bimbi era tutta una scoperta... polverosa: su e giù per le scale di legno, cercavano un passaggio segreto in quello che a loro è sembrato un castello di legno e pietra, sollevavano i teli che ricoprivano i mobili, chiedevano cos'è su questo e quest'altro, chiedevano chi ci abitava e così gli abbiamo raccontato le storie della loro mamma e dello zio Marco quando erano piccoli e d'estate stavano lì, dove dormivano, dove giocavano sulle pietre dei vecchissimi passaggi e portici esterni. E storie di altri nonni e bisnonni che loro non hanno conosciuto, ma di cui hanno visto grigi ritratti incorniciati... Mia figlia ritrovava i suoi ricordi e l'entusiasmo era vivo, sogna di poterci ritornare le prossime estati e di proseguire lassù la storia della famiglia... A mio genero sono piaciuti molto il luogo e la casa, ha aiutato mio marito a caricare alcuni oggetti pesanti e ascoltava con interesse i racconti e i progetti. Un bel pranzo rustico e tipico in trattoria con razioni abbondanti di tigelle, gnocco fritto, salumi e formaggi, poi in passeggiata su strade e sentieri verso il torrente che scorre a valle del paese: Diletta si è addormentata nel marsupio, gli altri due sembravano ubriachi, a correre instancabili, a fermarsi di colpo davanti a qualcosa che li attirava: una foglia dal colore strano, un fungo, una chiocciola o un insetto spaventato... Bambini di città liberi nella natura, che euforia! Al torrente ci siamo accampati sulla riva ed ora si aggiungeva l'acqua per i giochi... Poi i passaggi sui sassi aiutati dal loro babbo per esplorare anche le ampie isole sassose che si formano in mezzo al torrente. Era una bellezza vederli così allegri! Non saremmo mai ritornati indietro...  
 Ci ha fatti decidere il sole che si abbassava rapidamente e in pochi minuti ci avrebbe lasciati all'ombra e al fresco di montagna: in fondo è già passata la metà ottobre! Loro sono ripartiti prima di buio, io e mio marito dovevamo ancora prendere delle cose e ci siamo attardati un poco nelle stanze già fredde ed ora tornate silenziose. Una bellissima gita, sono mancati solo gli asinelli fuori nel vicino campo di meli... spero che si faranno vedere una prossima volta... perché mi auguro che ci sia una prossima volta, anzi di più...