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VOGLIA DI CASA


 LA CASA E IL GIARDINO Credo che oggi sia stato un giorno importante per la mia famiglia, famiglia in senso allargato: noi, figli, nipoti, ma anche mio fratello con sua moglie e i loro due figli. G., la nipote figlia di mio fratello, di cui parlai già diverso tempo fa, quella un po' artista che ama fare la fotografa (come la sua mamma), in giugno ha preso la maturità artistica. Continuerà a studiare, aveva provato ad ottenere una borsa di studio in una importante scuola di specializzazione per il design, che è la sua passione, ma non avendola ottenuta si è iscritta all'Accademia, per Scenografia, qui a Firenze! Da molti mesi si parlava di questo in famiglia: in un primo tempo pareva che G. venisse ad abitare da noi almeno per i primi mesi di studio, poi le cose sono cambiate: noi ci siamo imbarcati in questa avventura del cambio di casa e non si sa quando traslocheremo, lei sta passando un periodo di crisi di crescita personale, è in rotta con i suoi genitori i quali hanno saggiamente pensato che non fosse il caso di darci la responsabilità di gestire la ragazza in questo momento difficile, soprattutto conoscendo la severità e il carattere di mio marito. D'altra parte lei ha desiderio di indipendenza (e ne ha anche bisogno, per cominciare a capire cosa significa gestirsi da soli la vita), così hanno cercato una stanza e fortunatamente l'hanno trovata proprio nel centro di Firenze in una casa con altri appartamenti di studenti, di proprietà di una signora loro conoscente a Ferrara. Direi che meglio di così non poteva andare! Lei sa che qui in città gli zii ci sono se dovesse avere necessità, però è per conto suo... I corsi cominciano lunedì e oggi è scesa con tutta la famiglia a prendere possesso della nuova abitazione. Così ne hanno approfittato per venire tutti da noi a pranzo. TUTTI significa anche i figli e i nipotini, un'occasione per ritrovarci finalmente insieme. Io e mio marito abbiamo cucinato ieri per tutta la giornata, poi alla sera avevamo preso da tempo i biglietti e siamo andati a teatro per vedere Lavia in “Sei personaggi in cerca d'autore”, sapevamo che avremmo fatto molto tardi, ma almeno stamattina ci sarebbe rimasto poco da preparare. Ma il forno oggi funzionava a singhiozzo, facendo saltare la corrente in tutta la casa e ha messo seriamente a rischio la doratura della besciamella sulla pasta al forno... per fortuna la crostata con marmellata ai frutti di bosco l'avevo già cotta ieri ed è venuta squisita! L'hanno spazzolata tutta e anche del resto non è rimasto molto! Siamo già così in tanti... abbiamo dato fondo a quasi tutti i piatti di casa, le pentole e le teglie sono bastate a stento, ora la lavapiatti funzionerà di continuo per molte ore... Dopo il pranzo, che si è un po' dilungato, abbiamo tralasciato di sparecchiare e finché c'era un po' di sole siamo usciti: ci attendeva la meta che incuriosiva tutta la famiglia (tranne me e mio marito): la visita a quella che sarà la nostra nuova casa, non ci erano ancora mai venuti! Scherzavo con i miei figli dicendo loro: “Questa è l'eredità che vi lasceremo!”, ma sarà proprio così... Ora l'interno è poco invitante, così pieno di magagne e tutto da sistemare, ma abbiamo già le idee abbastanza chiare su come diventerà e cercavamo di trasmetterle agli altri... I bambini correvano e gridavano a rotta di collo per le stanze vuote che rimbombavano, Martino mi chiedeva dove sarebbero stati messi i giochi per loro. 
 Ma dove si sono scatenati al massimo è stato nel giardino! I muratori nelle loro prime azioni hanno tagliato gli arbusti, però resta sempre un'idea di selvatico, di boscoso, che affascina soprattutto i bambini di città come i miei: raccoglievano rametti, foglie e ghiande, abbracciavano alberi, scavalcavano muretti, entravano nei ripostigli sfidando il buio. Martino ha voluto provare ad arrampicarsi sul fico e il nonno l'ha aiutato: penso sia la sua prima esperienza a due metri da terra, quelle cose che i bambini di una volta (io compresa) facevano normalmente... Anche Damiano ha voluto provare, ma si è fermato più in basso. Riccardo guardava solo, in ambienti nuovi è sempre molto timido all'inizio: quando si è lanciato e ha cominciato a scorrazzare veniva buio ed era l'ora di andare via... I vicini di casa (e di giardino) si sono affacciati a salutare incuriositi, credo anche un po' preoccupati, forse temevano che venisse ad abitare lì tutta quella chiassosa tribù! Ci siamo affrettati a fare le presentazioni e a rassicurarli... Io lavoravo già con la fantasia, immaginavo l'estate prossima e i bambini a divertirsi nel giardino, magari con una piccola piscina di gomma: che bello! Provavo un assaggio di serenità in cui non voglio cullarmi troppo, per scaramanzia... Perchè la via della ristrutturazione non è nemmeno cominciata, magari di questo parlerò un'altra volta, per non guastare il sapore di felicità in questa bellissima giornata...
le ultime belle di notte nel mio giardino