ricomincioda7

DA UNA CASA ALL'ALTRA 10


 ADDIO 
Christensen, pionieri che attraversano la pianura del Nebraska Sarà l'ultima notte che passerò in questa casa. Domattina alle 7,30 arriveranno gli operai del trasloco e comincerà la nuova puntata di questa avventura incalzante. Ormai queste stanze sono stravolte, irriconoscibili: ogni spazio è occupato dagli scatoloni, dentro e fuori dai mobili, si cammina di sbieco attraverso stretti passaggi stando attenti a non inciampare perché le misure sono ridotte all'osso. Stasera faremo molto tardi, perché ce n'è ancora da sistemare! Sono contenta che alcune settimane fa mi sia venuta l'idea di scattare alcune foto di queste stanze da tenere per ricordo... ricordo dei 34 anni passati qui, una mezza vita, da giovane donna a quasi anziana signora, da mamma e maestra entusiasta ed energica a... beh, non è questo il momento in cui sarei generosa nell'autodefinirmi... Se non fossi così stravolta dalla stanchezza e dalla tensione credo che piangerei, sento un magone grosso dentro di me, come sempre quando vivo i momenti degli addii, quando qualcosa nella mia vita finisce, io che vorrei sempre sperimentare il nuovo senza dover lasciare il vecchio. Ciò che più mi pesa è questa prospettiva della vita in camper a tempo ancora indeterminato: cercherò di inventarmi delle positività, come cerco sempre di fare per trovarmi qualche soddisfazione, ma sarà dura: lo spazio stretto e le incombenze pressanti facilmente porteranno nervosismi e scintille... E da stasera qui sul blog comincerà il blackout. Spero ogni tanto di potermi collegare dall'Istituto Francese, oppure dalla parrocchia: mio marito, con tutte le disponibilità e gli impegni che si prende sempre, avrà pure il diritto di scroccare un po' di internet, ma bisogna vedere se di qualche briciola potrò goderne anch'io. Che dire ancora? Che saluto tutti e che spero di non dover attendere troppo per avere BELLE NOTIZIE da scrivere...