ricomincioda7

SEMPRE PIU' DIFFICILE


NO LAUNDRY 
Loro sono indietro, terribilmente indietro... così, nonostante oggi fosse sabato, stamattina alle sette e mezza gli operai erano già sulle impalcature a lavorare di trapano e martello, svegliandoci. (Entrano da soli, hanno la chiave del cancello). Per tutta la giornata sono stati in attività, avrebbero dovuto finire e invece torneranno anche domattina, di domenica! Naturalmente per causa loro in questo fine settimana niente lavatrici: stendere a rischio polvere e calcinacci non è il caso. L'avessi saputo prima sarei andata a lavare e a stendere qualcosa da mia figlia, anche se, con tre bambini, in casa sua si fa lo slalom fra gli stenditori aperti. Vuol dire che accumuleremo in un angolo del bagno grande, visto che i cestoni traboccano già e... si svuoteranno gli armadi! Siamo in balia degli operai... mio marito è preso al massimo dal controllo di questi lavori del cappotto e di idraulica, che sono particolarmente delicati, in certe ore è tutto un va e vieni di gente e telefonate... Io fuggo ogni volta che mi è possibile, lui non esce più di casa se non... per la parrocchia. Oggi pomeriggio doveva andare a fare alcune commissioni personali, gli ho proposto di uscire insieme (martelli e trapani ci stavano facendo impazzire), aggiungendo una sosta a comperare il panettone equo-solidale e una scappata da Emmaus, il mercatino che spesso ci riserva belle sorprese. Mentre stavamo per uscire una telefonata ha rischiato di mandare tutto a monte: il parroco gli chiedeva aiuto urgente per un malfunzionamento del suo computer. Temevo, come già è accaduto, che l'uscita diventasse solo sua dal parroco, invece gli ha detto che aveva impegni ed io ne sono stata contenta. Ho avuto però al mio fianco un compagno dallo sguardo torvo, silenzioso o brontolante con astio verso gli autisti che non guidano correttamente e verso le brutture della società, che posava uno sguardo distratto e cupo su ogni cosa e si allontanava subito, interessato a nulla... Al centro commerciale c'era uno spettacolo dal vivo molto trascinante di musica araba e gli dava fastidio il volume alto, soltanto da Emmaus pareva un po' rilassato, abbiamo adocchiato grandi vasi da giardino che ci faranno comodo in futuro (ma quanto futuro?), abbiamo trovato due volumi che ci mancavano della serie di Angelica, ma senza sorrisi nè allegria... L'ho aspettato in auto quando è entrato in farmacia a ritirare delle medicine: l'ho visto allontanarsi, poi tornare: le spalle più curve del solito, il passo lento e un po' incerto, lo sguardo quasi perso... E' stanco anche lui, stanchissimo e teso per questa situazione che si prolunga così all'infinito, da cui stacca molto raramente per qualche momento di relax, è tutta la vita che vive passando da uno stress all'altro, a volte se li va anche a cercare... e il tempo e gli anni passano... forse potrebbero passare meglio...