ricomincioda7

PRONTO ?


PICCOLA DONNA
 A Diletta piace molto giocare a telefonare: con qualsiasi oggetto vagamente somigliante a un cellulare (può essere un telecomando, un telefono giocattolo, ma anche una scatolina o un oggetto vagamente assomigliante...) lei telefona. Lo porta all'orecchio, ascolta alzando gli occhi al cielo, a tratti parla, si muove per la stanza o si ferma davanti alla finestra mentre "telefona" proprio come fanno gli adulti di casa sua, è una vera scimmietta! Qualche giorno fa io stavo telefonando alla sua mamma, lei era vicina allora la mamma le ha porto il telefono dicendole: "Saluta la nonna!" La bimba però dopo un CIAO iniziale non ha più parlato, io continuavo a farle domande: "Come stai? Vai all'asilo? Come sta Ciccio Bello?" che ora è il suo preferito, è un pupazzo senza gambe distrutte dai fratelli maggiori, molto datato perchè fu già giocattolo di mia figlia.Lei, silenzio. Mi ha detto dopo la sua mamma che rideva poi guardava lo schermo, mentre mia figlia la invitava ad ascoltare e a rispondere, a tenere il telefono all'orecchio, non davanti al naso che tanto la nonna non si vedeva... "Di' ciao" le ha ripetuto più volte, ma senza risultati. Il giorno dopo ho ricevuto un SMS di mia figlia, ecco cosa diceva: -Sappi che Diletta ti sta telefonando... "Nonna? Ponto? Ci ciao ciono silo, Diletta? Dopo? Ciao ciao! Ciccio Bello? Ci!"...e passa il telefono a Ciccio Bello esortandolo a parlare: "Dai! Ci ciao!" Traduzione, più o meno:"Nonna? Pronto? Sì ciao sono all'asilo, Diletta? Ciao ciao! Ciccio Bello? Sì!" E' chiaro che immaginava che io le chiedessi di parlare col pupazzo, perchè lo invitava a parlarmi: "Dai! Di' ciao!" Praticamente ripeteva la scena del giorno precedente... Questa piccola storia è il mio contributo all'8 marzo, giornata internazionale della donna, che quest'anno voglio dedicare proprio a lei, alla mia cuccioletta, che fra quattro giorni compirà due anni.