ricomincioda7

QUOTIDIANITA'


PENSIERI
 La sera del 14 luglio, quando stavo seduta ad un tavolino sulla piazza davanti all'Istituto Francese di Firenze e godevo della musica e del buon sapore di una crepe bretone, ad un tratto mi aveva attraversato la mente un pensiero: "Ecco, questa è una situazione da attentati... Si festeggia proprio tutto ciò che QUELLI vogliono annientare... In ogni città della Francia si festeggia... chissà in quale potrebbe capitare... Anche qui, è la stessa cosa, stiamo festeggiando uguale... ma forse non è così importante questo piccolo ballo in questa piccola piazza italiana..." Avevo provato un brivido e mi ero guardata attorno in modo diverso da come facevo fino a un attimo prima: notavo che eravamo seduti verso il bordo della piazza, un amico ci aveva detto: -Perchè qui in fondo? Venite più in mezzo!- -Perchè quando siamo arrivati in mezzo era tutto occupato!- Ora invece ecco l'idea che se fosse successo qualcosa avremmo avuto una via di fuga più facile e ho controllato l'accesso alle strade che sbucano sulla piazza... Poi avevo cancellato questi pensieri, ma al ritorno avevo ascoltato e visto in televisione la tragedia di Nizza... tutto mi è ritornato in mente nei giorni successivi e mi ha angosciato a lungo ancora di più. Un caso, certo, ma casi simili mi erano già capitati, molti anni fa quando ero giovane, in seguito ad uno che mi colpì più di altri che avevo etichettato come "coincidenze" avevo deciso di non coltivare più certe mie sensibilità... Comunque ci siamo dentro tutti, nessuno è al sicuro, me lo ricorda tristemente la quotidianità dei militari armati che pattugliano il centro di Firenze...