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BENVENUTO CESARE !


E' ARRIVATO 
 In anticipo di una settimana, ieri sera alle 21,16 è nato Cesare. Tutto è andato bene e rapidamente, ce l'hanno fatta ad arrivare all'ospedale di Borgo San Lorenzo a 30 km da Firenze dove mia figlia si è trovata tanto bene anche per le nascite precedenti. Io confesso che avevo un po' di apprensione: con Diletta fecero appena in tempo a varcare la soglia dell'ospedale e la bimba stava già nascendo così che saltarono le pratiche dell'accettazione… Temevo di sentirmi arrivare una telefonata da un'area di servizio dell'autostrada… Invece Cesare si è comportato bene ed ha aspettato la fine delle pratiche burocratiche. Stavolta è stato chiamato in servizio per primo il nonno, mio marito: eravamo “sul chi va là”, ma io nel pomeriggio di ieri ero ad un controllo medico all'ospedale ed avevo messo il cellulare silenzioso, poi mi ero dimenticato di riaccenderlo. Così la telefonata di avvio di tutta la faccenda l'aveva ricevuta mio marito in casa da solo verso le 19, non riusciva a contattarmi ed è partito lui per stare con gli altri tre bimbi. Ci siamo sentiti dopo mezz'ora, lui era già distrutto perché aveva dovuto cuocergli la pasta per cena… Io l'ho raggiunto con un tegame di cosce di coniglio a metà cottura, che hanno destato molta curiosità nei tre nipotini: é una pietanza che non mangiano di solito, l'hanno assaggiata e gli è piaciuta molto. Poi abbiamo giocato a immaginare “come sarà Cesare?” e veloce è arrivata l'ora di andare a dormire. L'impresa più ardua: lavaggi, pigiami, lettura di una storia, pianti della Diletta che non ha mai dormito senza i genitori ecc… Insomma, alle 22 era appena tutto silenzioso quando è arrivata la notizia della nascita… e Martino non dormiva ancora ed è arrivato in sala chiedendo: -Allora è nato?- All'una è tornato mio genero e noi siamo rientrati a casa nostra. Stamattina li ha portati a conoscere il fratellino, poi a mezzogiorno siamo saliti anche noi a Borgo per riportare i bimbi a Firenze. Impresa ancora più difficile della sera precedente, perchè Diletta non ne voleva sapere di staccarsi dalla mamma e i suoi strilli hanno inondato il parcheggio dell'ospedale… Nel viaggio di ritorno si sono addormentati in auto, stremati dalle emozioni… finché non li abbiamo consegnati alle cure della loro meravigliosa babysitter “santa subito”… perché se non ci fosse lei… Nei prossimi giorni ci teniamo a disposizione per eventuali necessità ed emergenze… tranne lunedì che dovremo andare a Bologna dal notaio per questioni dell'eredità dei miei suoceri. Che il piccolo Cesare ci porti fortuna e che la faccenda ereditaria, che sta logorando mio marito ancora più di me, si avvii finalmente ad una soluzione positiva!