ricomincioda7

EREDITA'


FIRME 
Bologna, via Rizzoli e le due torriSono finite le visite mediche e i loro appuntamenti a raffica.E' finito il periodo degli impegni teatrali.E' nato Cesare, è già tornato a casa e la vita familiare si va riorganizzando.E' stata finalmente conclusa la via crucis dell'eredità dei miei suoceri, nel senso che il cognataccio ha accettato (e gli altri fratelli stentavano a crederci), senza rimbalzi nè ulteriori stranezze, le ultime proposte di regolare i conti e le questioni. Ieri a Bologna tutti attorno a un tavolo, in una banca, compresi avvocati, geometra e direttore di banca... e firme su firme... Il cognataccio ha avuto ciò che voleva, gli altri l'hanno parecchio accontentato pur di chiudere le questioni e credo che da ora in poi lui sparirà dalle loro vite.C'ero anch'io a quel tavolo, perchè essendo con mio marito in regime di comunione dei beni sono state necessarie diverse firme anche da parte mia. Ne avrei fatto volentieri a meno: c'era un'aria cupa in quella stanza, i soli allegri erano avvocati e geometra, che intascavano la loro paga... Il cognataccio non ha nemmeno salutato gli altri fratelli. Così nel giro di qualche settimana dovremmo avere dei liquidi che passeremo credo in toto ai muratori e company che ci hanno restaurato la casa... se non si risolveva l'eredità eravamo in un bel pasticcio.Ed ora mio marito ed io siamo diventati proprietari di un terzo dei "possedimenti" in montagna: la famosa casetta dove avevamo passato le vacanze coi figli, più una casa quasi rudere che era di mio suocero, due fazzoletti di terreno a destinazione "area verde".  I tre fratelli dovranno accordarsi su come gestire (tenere, vendere o altro) tutto questo, vedremo come finirà, dato che sono tutti e tre piuttosto al verde in questo momento. Lo stress di questo incontro ha fatto ammalare mio marito: da qualche giorno ha una tosse forte con abbassamento di voce, a cui non ha affatto giovato l'umidità che c'era ieri in una Bologna grigia e piovviginosa. Era così ridotto a uno straccio che a pranzo nel ristorante nulla gli sembrava buono e dopo siamo ritornati a casa subito, senza giri per mercatini natalizi nè acquisti di tortellini, raviole e prodotti tipici che non ci facciamo mai mancare nelle trasferte bolognesi: è la prima volta che torniamo a mani vuote! Certo per lui è stata una prova pesante, il culmine di ciò che durava da quattro anni esatti... Sentire un fratello che si fa estraneo è terribile...Ora che molto è concluso, mi dedicherò finalmente al Natale in arrivo... con calma. Che ci sia un po' di tregua, speriamo, e che si possa scivolare su acque tranquille verso il nuovo anno..