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NATALE, SERA


CON IL NOSTRO GESU' BAMBINO 
E' tramontato il sole su questa giornata di Natale… da ancora ammalata… Che nostalgia del 25 dicembre 2015, stesso sole, ma noi a Viareggio col gruppo italiano/americano! Come l'anno scorso ieri sera siamo andati a cena da mio figlio, il raduno di famiglia con figli e nipotini, con Cesare bimbo nuovo nella sua tutina rosso-babbo-natale che quasi gli sta piccola perché è cresciuto tanto, è già 57 cm! Così quest'anno avevamo in lui il nostro Gesù Bambino, che è stato tenuto fra le braccia dal fratello maggiore Martino quando li abbiamo sistemati tutti a sedere (più o meno) sul divano per tentare una foto di gruppo con la quale preparerò il calendario del 2017, è già il terzo anno che ci provo, ma che fatica! Scatto sempre una decina di foto e a stento ne trovo una buona perché c'è sempre chi si muove, chi fa boccacce, chi ne inventa di tutte… Ieri sera il raffreddore e mal di gola non mi permettevano nemmeno di parlare a mio agio coi bimbi, era una tortura, hanno avuto una nonna proprio acciaccata e invecchiata! Fa un certo effetto vederli tutti insieme e mi viene da confrontarli con i ricordi del Natale dell'anno precedente: come crescono! Ora i tre più grandi interagiscono e giocano insieme in modo più autonomo e organizzato, hanno sempre meno bisogno di noi adulti, Diletta è un po' spiazzata, unica bambina, ora è molto presa dal nuovo fratellino che per lei è come un giocattolo. Al nonno che le chiedeva: -Ma di chi è questo Cesare?- ha risposto con orgoglio:-E' nostro!- Sotto l'albero c'erano tanti pacchetti di un Babbo Natale troppo affaccendato che li aveva lasciati da qualche giorno nella soffitta lì a Montelupo, in modo che ieri sera già potessero aprirne qualcuno… questa è la leggenda di famiglia che ci consente uno scambio di regali fra tutti, piccoli e grandi, anche la sera della vigilia quando ci ritroviamo tutti insieme… E' il momento più atteso ed emozionante: i pacchi sono lì misteriosi coi nomi scritti su tutti, ma bisogna aspettare che sia finita la cena, in cui i bambini di solito disdegnano le ricette elaborate che noi adulti sfoggiamo in queste occasioni, quindi teniamo di riserva qualche fetta di arrosto o cosce di pollo. Però ieri i tortelli al ragù sono piaciuti e Damiano li ha apprezzati dicendo con voce sognante: -Mmmm! Come sono ragurosi questi tortelli!- Segue il taglio del dolce che la fantasia e la bravura di mia nuora fanno ogni anno più originale e sempre squisito: stavolta era una torta a forma di albero di Natale, decorata e farcita di crema chantilly e sopra c'era un trenino di cioccolata comperato ad una beneficenza… Poi le foto, infine la distribuzione dei pacchetti e l'apertura, con l'emozione che sale alle stelle. Dopo i bimbi vanno a nanna sapendo che la mattina dopo ci saranno altri regali perché Babbo Natale fa un giro doppio nelle nostre famiglie… Noi siamo andati alla messa di mezzanotte. Io quest'anno ne avrei fatto volentieri a meno, vista la salute, ma l'assenza sarebbe stata un sacrilegio per il marito quindi ho stretto i denti e la sciarpa, ho resistito e stamattina… mi son trovata col mal di gola rinvigorito! In casa tutt'oggi, senza forze né voglia di nulla, a preparare il brodo per gli ultimi tortellini che avevamo comperato a Bologna e congelati, a scrivere e ricevere auguri, a sistemare foto, a ricordare Natali migliori, a chiedermi cosa salverò di questo… Libero da un pezzo ormai non mi fa inserire foto nei miei album: l'ho presa persa, dopo vari tentativi, pare sia un problema comune e non fa nulla per risolverlo. Allora l'immagine con cui lascio gli auguri devo prenderla da un'altra parte: è sempre una foto mia, solo che fra un po' di tempo non si vedrà più, ma tanto anche il Natale passa… e tutto continua.Aggiornamento serale tramite SMS: pare che stamattina Babbo Natale abbia lasciato a Diletta un'enorme cucina ROSA e lei per tutto il giorno ha cucinato salsicce e lenticchie...