ricomincioda7

A PRANZO ...


...DA NOI. 
Matisse, La tavola imbandita  Dalla nascita di Cesare abbiamo detto a nostra figlia che può venire a pranzo da noi nei giorni feriali: gli altri figli mangiano tutti a scuola, lei dovrebbe prepararsi da sola. Così si risparmia un lavoro, sta in compagnia, poi va a casa e ha tempo di riposarsi un poco prima del ritorno degli altri tre. Se lei o noi abbiamo impegni si salta, altrimenti per me preparare per due o per tre persone non fa differenza, basta saperlo un'ora prima per conciliare gli orari e organizzarmi. E così stiamo facendo, lei ha accettato volentieri. Oltre a pranzare con noi, ci scappa una poppata a Cesare, qualche cosa da sbrigare al PC o qualche documento da sistemare, uno o due cambi di pannolini, qualche scambio di opinioni o aggiornamenti sulle ultime novità familiari. Scopro che è molto piacevole questo momento insieme, genitori e figlia, e che da un pezzo non ci capitava... Scopro anche che in questo modo quasi tutti i giorni noi nonni abbiamo la gioia di stare un po' con Cesare, ne stiamo assistendo alla crescita quotidianamente e scopriamo giorno per giorno i suoi piccoli cambiamenti e i suoi progressi. Questo con gli altri nipotini non era mai accaduto, mia figlia voleva fare da sola, con il marito e le baby sitter, noi entravamo in scena nei momenti di emergenza. So che io e mio marito abbiamo i nostri problemi di salute per cui tanto non possiamo fare, però un poco mi dispiaceva di non essere più presenti. Stavolta, visto che è il quarto bambino, lei ha pensato che risparmiarsi un po' di più non sarebbe stato un male e ciò che le offriamo in questo momento per noi vecchietti non è affatto gravoso.. Non glielo faccio notare, tengo per me questa bella scoperta e mi godo il più possibile questo ultimo cucciolino...