ricomincioda7

CASANOVELA


TRINCEE 
Dopo aver messo le lastre per il camminamento nel giardino, circa un mese fa l'incontro col giardiniere portò alla conclusione che prima di seminare l'erba e piantare i nuovi alberi occorreva fare l'impianto di irrigazione. Due erano le possibilità: affidare tutto ad una ditta apposita o farselo materialmente da sè dopo aver concordato il progetto con la ditta suddetta, che avrebbe fatto i calcoli, indicato e fornito i materiali necessari. Perchè non è così semplice, ci sono rubinetti da disporre, portate d'acqua, zone più o meno coperte dai getti... Naturalmente mio marito ha scelto la seconda opzione: i lavori materiali li avrebbe fatti da solo, per risparmio e per la convinzione che come fa bene lui... E così siamo di nuovo nel pieno di un periodo di follia, pare di essere tornati al periodo dei suoi tentativi di studi universitari, non esiste più nient'altro! Innanzitutto i contatti con la ditta non sono indolori: incomprensioni, errori, forniture sbagliate o incomplete... telefonate, giri e rigiri, arrabbiature. Inoltre un lavoro di scavo e scasso per una persona di 66 anni piena di acciacchi che passa, anzi passava, le giornate principalmente davanti alla televisione o al computer, ora è una fatica improba: procede lentamente, trovando negli scavi un po' di tutto: avanzi di cocci e di mattonelle, sassi, radici, lastre enormi di pietra da spaccare... Insomma, l'archeologia del giardino viene portata alla luce e ammucchiata in attesa di finire in discarica. Una domenica venne anche mio figlio ad aiutare, fu quando trovammo le viole che si sono salvate perchè proprio addossate al muro non saranno interessate dai tubi, ma altre piante spontanee sono andate all'aria e chissà se e dove rispunteranno. Così il giardino che da alcuni mesi aveva assunto un aspetto quasi decente anche se molto rustico e selvatico, ora è diventato un terreno sconvolto e solcato in ogni senso da "trincee", buchi e ammucchiamenti di terra e detriti. Assomiglia tanto a quelle immagini della pianura francese dopo la battaglia di Verdun, ci manca solo di trovarci qualche scheletro... E non riesco più a curare le mie malinconie guardando il giardino dalla finestra, non faccio nemmeno la passeggiatina quotidiana, se no rischio di deprimermi ancora di più. Non dovrebbe durare ancora molto, col giardiniere ci eravamo accordati per rivederci all'inizio di marzo, con tutto a posto. Ce la farà il marito? Naturalmente ora esiste solo questo lavoro per lui e non ci sono orari nè altri impegni, speriamo che la sua schiena non lo tradisca. In tutto questo c'è però un aspetto positivo: ora la notte non soffre più di insonnia, ma DORME finalmente! Gli occorreva la stanchezza del lavoro manuale!