ricomincioda7

CASANOVELA


FILI 
 Siamo di nuovo in alto mare. E' finito l'impianto di irrigazione, ma il giardiniere ancora non si fa sentire… direi che fra lui e mio marito non si sa chi ha i tempi tecnici più eterni! Comunque mio marito, senza soluzione di continuità, si è già buttato a capofitto in un altro lavoro: deve completare l'impianto elettrico della casa, già fatto per fortuna, ma ci sono dei perfezionamenti lasciati tutti ad un esperto come lui! Questo vuol dire che lavora DENTRO casa e non in una stanza alla volta, perché i collegamenti vanno dappertutto, ma “l'opera” si diffonde in tutte le stanze quasi in contemporanea. Dato che le scatole con gli attacchi, le derivazioni e i fili si trovano spesso in angoli abbastanza nascosti ecco che è necessario spostare i mobili, anche per accedere più comodamente. E naturalmente attrezzi dappertutto e fili, fili interminabili che spuntano da tutte le parti! Il mio muovermi per le stanze deve essere prudente per non inciampare, il mio decidere in che stanza restare a far qualcosa deve confrontarsi con le sue necessità in quel momento di lavorare proprio in quella stanza, o di togliere la corrente, o di spostare qualcosa… Insomma, un cantiere! Una sera addirittura alle 23,30 c'era il letto ancora ingombro di cose che aveva spostato, lui era a guardare la TV, io gli ho chiesto: -Dove pensi di dormire stanotte? Ah, già, ma tu soffri d'insonnia, non hai bisogno di un letto… Devo andare in albergo?- Nei momenti in cui il tutto è più caotico mi sento di nuovo quel malessere e quel nodo allo stomaco che ho avuto per mesi quando c'erano i muratori e noi eravamo ancora molto accampati… Sono diventata allergica ai lavori di ristrutturazione! Naturalmente questo significa che LUI continua a NON esserci per nessun altro motivo o impegno che non sia di vitalissima importanza. Tendo a pensare che lo faccia apposta, cioè sia un suo modo di essere: buttarsi allo spasimo in lavori che gli consentano di non farsi “incastrare” o di non accettare altre proposte più leggere e socializzanti. In una parola, nella vita bisogna sempre soffrire o trovare il modo di complicarsi le giornate. E io che faccio? Tutto il resto del casalingo mi tocca, ormai LUI vuota solo la lavapiatti e cucina le fettine perché dice che io le cuocio troppo… Con la casa in queste condizioni sento di nuovo il bisogno di uscire, di evadere: avrei parecchio da fare anche in casa, ma tanto non ci riesco! Vado fuori quando mi è possibile in queste calde giornate di primavera, ma in giro da sola e innervosita non è una grande piacevolezza e poi avrei tanto da sistemare in casa… e da studiare… Quanto durerà ancora? E dopo sarà più tranquillo almeno per un po'? Ho voglia di vita NORMALE.