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PRANZO DI PASQUA


GRAZIE ALL' AGNELLO 
 Come in molte altre Pasque, anche quest'anno io e mio marito saremmo stati da soli. Con tutti i lavori in corso di questi periodi, l'organizzare e l'invitare era l'ultimo dei nostri pensieri e i figli di solito hanno consuoceri molto più solerti di noi. Ci saremmo incontrati lo stesso con figli e nipoti: proprio ieri era il compleanno di Riccardo e tutti eravamo stati invitati al pomeriggio a festeggiarlo a casa sua. Per il nostro pranzo pasquale mio marito aveva detto: -Voglio prepararlo io un pezzo di agnello, cercherò su internet una ricetta che mi ispiri.- Sì, siamo un po' carnivori... ed anche tradizionalisti! A me toccava di procuraglielo questo agnello in uno dei miei giri al supermercato. E l'ho trovato: una bella spalla con poco osso e molta carne, era solo un po' abbondante per due persone, ma era la più piccola che ci fosse venerdì e ormai il tempo era agli sgoccioli. Naturalmente il marito aveva brontolato che era troppo. -Congeleremo quello che resta- gli avevo detto. Però ieri pomeriggio alla festa di Riccardo, fra una pizzetta, un regalo e un palloncino, ho chiesto a mio figlio:-Cosa fate domani a pranzo?- - Ancora dobbiamo decidere, al pomeriggio andiamo a Pistoia dagli altri nonni...- Gli ho detto dell'agnello abbondante, avremmo potuto pranzare insieme. -Vedremo, ti farò sapere.- Però mi sembrava poco convinto. Anche a mia figlia ho raccontato dell'agnello, se per caso loro avessero voluto venire a pranzo da noi... se non andavano dai suoceri... -Assolutamente no! Domani vogliamo stare tranquilli a casa nostra senza impegni nè orari!- Però in tardissima serata mi ha mandato un messaggio: ci avevano ripensato, accettavano l'idea di venire da noi: sfido, almeno per Pasqua si sarebbe tolta il pensiero di cucinare e rigovernare per sei persone! E stamattina presto ci siamo telefonate: lei faceva delle polpettine per i bambini che probabilmente non avrebbero gradito l'agnello, il mezzo chilo di ragù che avevo appena preparato sarebbe servito per una teglia di lasagne per le quali mi avrebbe portato besciamella e sfoglia a pronta cottura.. Ma non è finita: poco dopo mi ha telefonato mio figlio, sarebbero venuti anche loro! La macchina organizzativa si è messa in moto a pieno ritmo per nutrire 10 persone (a Cesare per ora ci pensa la mamma), ero sicura che la torta pasqualina che avevo preparato ieri, il risotto alla zucca (l'ultima della stagione), la pastiera e una crostata ai lamponi che tenevo surgelata di emergenza... insieme a quanto già previsto avrebbero sfamato tutti. E così è stata una bella giornata tutti attorno al tavolone, con una grande varietà di sedie, piatti e bicchieri perchè servizi da 12 ce l'abbiamo solo per le posate. E la porta finestra era aperta sul giardino, coi bimbi che dopo pranzo, mentre i grandi si sono attardati a tavola, correvano dentro e fuori, dal giardino alla sala dove si organizzavano con lo scatolone dei giochi: ormai fanno da soli, non hanno bisogno di noi per divertirsi. E' stato tutto così imprevisto e improvviso, ma così semplice e così bello, nemmeno troppo faticoso per me. Tutti insieme, insperatamente... non accade spesso purtroppo! Dopo le previsioni malinconiche, è diventata proprio una bella Pasqua!