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FERRAGOSTO


SILENZIO 
 Me ne sto qui, a casa mia. Ad inanellare un altro di quei Ferragosti RINTANATI che piacciono tanto a mio marito, lontano dalla folla che si vede sulle spiagge in televisione, quando ti viene da pensare che effettivamente, a parte il mare, non c'è nulla di attraente in una simile situazione... ma lo pensi quando sai di avere altre occasioni e possibilità vacanziere, prima o dopo di questo giorno... Invece quando di occasioni non se ne sono godute nè si intravedono... beh, a me sale un po' di nervoso... Qui è tutto silenzio: negozi chiusi, per strada quasi solo Cinesi, ma soprattutto SILENZIO dalle ditte che ci hanno "perso" la lavatrice: più nessun contatto da mercoledì scorso, tra il weekend e il ponte: domani dovremo ripartire all'attacco. Invece domani dovevamo partire per la Francia: ripongo nella libreria le guide turistiche già aperte e in via di consultazione, in attesa di miglior fortuna. La macchina ha sempre l'aria condizionata rotta ("ormai aspettiamo dopo Ferragosto, ora è tutto chiuso", ha sentenziato LUI). Questo fatto, unito al dover programmarsi i bicchieri di vino e birra per la recente proibizione medica del connubio alcool/volante, ha dato il colpo di grazia anche ad eventuali uscite per diletto, per sfuggire il caldo che sta aumentando di nuovo dopo pochi giorni di tregua, lui non ama programmare e una decisione di guidare presa lì per lì ora è improponibile. E' d'obbligo solo la programmazione per portare alla lavanderia pubblica i sacconi di biancheria sudicia e questo va fatto al mattino di buon'ora, per avere il tempo poi di stendere all'aperto e asciugare in giornata. Stasera andremo a cena a Montelupo da mio figlio: dobbiamo ritirare da loro un sacco di biancheria che hanno messo a lavare nella loro lavatrice. L'avevano preso, mossi a compassione, sabato scorso quando erano venuti a pranzo da noi. Ecco l'unica soddisfazione di questi giorni grigi, stare quanche ora col nipotino che vedo così raramente. Avevo previsto a pranzo il PESCE FINTO, quell'impasto di base patate-tonno che l'estate scorsa gli era piaciuto un sacco. Stavolta l'abbiamo preparato insieme, lui ha impastato, dato la forma, infine decorato con grande impegno... e naturalmente è stato molto ammirato e apprezzato! Il poco che ne era rimasto se l'è portato a casa per la cena.
il pesce finto in via di lavorazione L'unica cosa intelligente e piacevole da fare in questi giorni è leggere, immergersi nelle storie: "Chi legge vive mille vite", disse Umberto Eco, magari qualcuna è anche meglio di quella reale...