ricomincioda7

PREPARATIVI 2


SENZA  BIMBI-NATALE 
Viggo Johansen, Girotondo intorno all'albero di Natale Da quell'anno in cui ancora c'era un solo nipotino e mia suocera era stata "costretta" ad abitare per molti mesi presso di noi si era instaurata un'abitudine nella nostra famiglia: la riunione natalizia con lo scambio di auguri e regali non era al pranzo del 25 dicembre, per il quale i nostri figli ricevevano sempre inviti molto in anticipo dai rispettivi suoceri molto più solerti e organizzati di noi.Invece per noi avevamo scelto la sera della vigilia, il " cenone" insomma. Non per un vero e proprio cenone, ma insomma una cena piena di cose buone preparate un po' da tutti e soprattutto piena della voglia di stare tutti insieme.Poi i bimbi sono diventati due e la loro confusione quella volta ispirò mio figlio a definire l'incontro come la festa dei "bimbi-Natale" e così è un po' rimasta. Gli anni sono passati e i nipotini pian piano aumentati fino a diventare cinque. E l'incontro della vigilia, a cui si aggiungeva anche il gatto Beto se eravamo a casa da mia figlia, si arricchiva ogni volta con novità e sorprese: il trenino di cioccolata messo sul dolce, o le lanternine accese nel giardino, quelle decorate e personalizzate per ogni bimbo, le poesie natalizie che ognuno recitava o i canti che facevano in coro, perchè scoprivano che, anche se frequentavano scuole e asili diversi, le canzoni erano quasi le stesse! E nonostante ai bimbi i regali più grossi arrivino la mattina di Natale, nella nostra vigilia sotto l'albero c'era sempre un piccolo pensierino per ognuno di loro, un Babbo Natale in anticipo.Da tre anni poi si è aggiunto il rito della foto con tutti i bambini insieme: una faticaccia farli stare fermi, ma poi aspettavano con impazienza il calendario dell'anno nuovo che io gli preparavo aggiungendo la foto riuscita meglio (o meno peggio) a quei calendari che si fanno in internet. Poche settimane fa Riccardo mi ha fatto vedere il calendario 2017 ricordandomi che si deve fare la foto per quello nuovo, così si vede quanto è cresciuto Cesare che a dicembre scorso era appena nato... Questa sua richiesta mi aveva quasi commosso, anche il calendario faceva parte ormai della tradizione familiare e dell'attesa magica del Natale...Da quando mio figlio ha la nuova casa, molto grande, l'incontro si fa da lui a Montelupo, così i bambini hanno spazio a disposizione. Dopo la cena e l'apertura dei regali io e mio marito ripartiamo per tornare a Firenze in tempo per la messa di mezzanotte.Ma quest'anno il nostro nuovo parroco ha deciso che la messa di mezzanotte sarà preceduta da una veglia solenne che inizierà alle 22! Per mio marito anche prima perchè dovrà organizzare le letture e altro.Da Montelupo dovremmo partire almeno alle 21 per arrivare in tempo. Allora che cena rimane? Che incontro diventa, a guardare l'orologio e a scappare? L'idea di andare alla messa il mattino di Natale e goderci la serata in famiglia? Sacrilegio! LUI non l'accetta, la messa di mezzanotte è sacra! Abbiamo proposto ai figli di incontrarci a casa nostra, in 10 minuti saremmo in chiesa, ma mia figlia si rifiuta, dice che da noi c'è ancora troppa confusione in giro, tra scatole, roba da bricolage, pezzi di eredità varie... i bambini non avrebbero abbastanza spazio e andrebbero sorvegliati a vista. Non ha tutti i torti, però in altre occasioni i bambini ce li porta... Alla fine si è arrivati a spostare il nostro incontro: pranzeremo tutti insieme a Montelupo il giorno di Santo Stefano.NON E' LA STESSA COSA, almeno per me, sento questo cambio come un tradimento, la festa dei "bimbi-Natale" era una magia che si creava tale proprio per il senso di attesa... Il giorno dopo Natale è già tutto finito, magari c'è anche la stanchezza, l'indigestione per tutte le leccornie degli altri suoceri, hanno già aperto montagne di regali... In una parola, diventa un incontro come un altro. Almeno io lo vivo così e ne sono molto amareggiata. E' questa la SUA  RELIGIONE, così importante e prioritaria? Non ne sono per niente contenta e si è sciupato questo Natale...