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PICCOLI INCURSORI CRESCONO


IL  PRIMO  DISASTRO
G.Cherici, I primi passi, 1871Cesare comincia a camminare, ed era ora! Ogni bambino è differente, non ci siamo mai preoccupati se era ancora lento rispetto ai fratelli, ognuno ha i suoi tempi.Camminare è ancora una parola grossa, per ora si alza in piedi e si sposta attaccandosi ad ogni appiglio. Se gli teniamo le braccia cammina, ma non vogliamo dargli questa abitudine che stroncherebbe la schiena a genitori e nonni. Che si muova da solo e scopra pian piano le sue potenzialità. Noi non abbiamo fretta.Così il suo raggio di azione si allarga, nuovi spazi, ripiani, cassetti si offrono alla sua curiosità e alle sue esplorazioni. Così sono molto più numerosi gli oggetti da prendere, osservare, infine lasciar cadere a terra, o lanciare lontano se non sono di suo gradimento.In questi momenti sembra un gattino, ricordo che dicevo che Beto nei suoi comportamenti esplorativi assomigliava ad un bambino di circa un anno e mezzo: è proprio vero! Cesare me lo conferma.Deve essere sorvegliato a vista e ciò non è sempre facile quando ci sono anche gli altri fratelli, che lui segue ed imita. Insomma, la nonna nelle sue ore di baby sitter ha il suo daffare...L'altro giorno ero da loro, ce l'avevo davanti in piedi appoggiato al mobiletto del televisore, un attimo l'ho perso di vista per parlare con uno dei fratellini, ecco un rumore sospetto... Dal ripiano aveva "spazzolato" via tutti i fogli insieme ad un piccolo vassoio di vetro, caduto a terra e scheggiato in un angolo: per fortuna nessun pezzo di vetro si è staccato! Ecco il suo primo disastro!Più tardi ho informato la sua mamma del fattaccio, il vassoio l'avevo messo fuori portata sul tavolo; lei mi ha risposto :-Sarà ora che cominciamo a spostare in alto tutto ciò che è a rischio.- Ecco, questa mi pare una idea saggia, buon lavoro!