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MALINCONIA


FRA  DUE  DATEIn questi giorni, nella seconda domenica del mese di maggio, c'è la festa della mamma: quest'anno è stata ieri.Il 16 maggio è l'anniversario della morte della mia mamma.Ecco che come tutti gli anni questo periodo tra l'una e l'altra data per me è particolarmente malinconico: nella mia famiglia non si fa nulla di particolare per la festa della mamma, festa profana e consumistica sentenzia il marito e tutto scivola via nel silenzio e nell'indifferenza. Così è nel silenzio del mio cuore che penso a lei, a come era, al nostro rapporto di madre e figlia, conflittuale in certi momenti, complice in altri… e arrivo all'ultimo sofferto periodo quando la lontananza fisica rendeva tutto molto più difficile e avrebbe lasciato, dopo, acuti rimpianti. Eravamo simili eppure tanto diverse… Chissà ora lei cosa ne pensa, come mi vede… Le ho chiesto scusa per tanti momenti che avrebbero potuto essere migliori, ma ci si rende conto quando ormai è tardi.E allora in questi giorni la sento vicino a me più del solito e la festeggio nella mia personalissima e silenziosa “Festa della mamma”, le dico che sono ancora figlia e che averla lasciata andare non significa averla perduta, anche se la distanza tra noi in certi momenti si fa immensa e occorre ripensarla in una dimensione differente e faticosa da accogliere.Così quando ieri Facebook in quelle sue proposte un po' scherzose e un po' meditative ha chiesto “Crea un post speciale per festeggiare una persona che porti nel cuore” ho subito pensato a lei e, per la prima volta in quel social, ho pubblicato una sua foto, ma di tanti, tanti anni fa, una di quelle in cui era giovane e bellissima, che ho ritagliato e ingrandito rendendola leggermente sfocata, nella luce soffusa del ricordo e del tempo che scorre via.