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CHEZ L' ARTISTE


EPPURE 
 Qualche giorno fa il mio amico pittore ed ex-collega di quando insegnavo ha inaugurato una mostra dei suoi ultimi quadri in una galleria nel centro di Firenze. L'avevo imparato dal solito Facebook-pettegolo e ho subito deciso di andare a questa apertura, sia per salutare l'amico, sia per la curiosità di vedere l'evoluzione della sua pittura, dopo le sue meditazioni e approfondimenti in questi ultimi anni sulle teorie alchemiche, astrologiche e simili.Per fortuna la giornata era sul bello stabile, non come ultimamente che esci a 30 gradi e ti ritrovi poco dopo sotto un'alluvione. Proprio per questo tempaccio sempre incerto era da un bel po' che non uscivo così, per diverse ore, tra il passeggiare a piedi e il girare in autobus.E' stato piacevole l'incontro con lui, sempre uguale nonostante gli anni che passano, un bell'uomo con lo sguardo penetrante e fascinoso degli artisti. Era sorpreso e contento di vedermi, poca conversazione sul comune lavoro scolastico da cui lui spera di uscire fra pochissimo, finalmente! E invece la soddisfazione dei recenti progetti e interessi che consentono a entrambi di sentirci quasi nuove persone, dopo i tanti anni passati, anche se con entusiasmo, dentro ad una scuola che ormai non riconosciamo più come quella in cui avevamo creduto. Anche le sue pitture, come lui, sono cambiate: non saprei dire se in meglio o in peggio, sono diverse, forse più complesse, più misteriose, meno “facili”.Come ho detto prima, ho approfittato di questa occasione per farmi una passeggiata per il centro di Firenze in attesa dell'ora dell'inaugurazione, come non mi succedeva da tantissimo tempo: c'era da vedere un'esposizione di gioielli e altro a preparazione di un'asta (io non partecipo alle aste, ma vado alle loro esposizioni, è sempre bello ammirare quegli oggetti preziosi), c'era una strada pedonalizzata con installazioni di fiori, mimi, concerti medievali, canti popolari toscani… insomma, da passarsi il tempo.Eppure…Una volta questi giri solitari mi piacevano tanto, ora è stato diverso, non ho provato la soddisfazione di un tempo, avrei avuto voglia di essere in compagnia: un'amica, anche il marito, qualcuno con cui scambiare impressioni, chiacchiere, due risate. Ho sentito forte questo contrasto quando poi nella galleria d'arte ho chiacchierato con il mio amico e altri visitatori presenti e finalmente mi sentivo più a mio agio.E al ritorno, aspettando gli autobus, ho meditato sui miei rapporti sociali, sulle mie amicizie, su come è venuta ad impostarsi la mia vita in generale… e c'è qualcosa che non mi va, dovrò rifletterci sopra...