ricomincioda7

WHY NOT ?


NO  ENGLISH 
 Nell'istituto comprensivo frequentato dai miei nipoti (lo stesso in cui insegnavo io) dopo le vacanze di Natale sono finalmente arrivate le proposte dei corsi extracurriculari.Si tratta di attività proposte dopo l'uscita alle 16,30 per i bambini della scuola primaria e dell'infanzia, un incontro alla settimana che dura un'ora e mezza, si può trattare di canto, attività motorie o artistiche, lingue straniere, dipende dalle disponibilità e competenze degli insegnanti. Qualcuno forse ricorda che per diversi anni dopo che andai in pensione anch'io vi avevo partecipato, col mio teatro in francese… I genitori pagano una quota che in pratica è il compenso per l'insegnante, in modo che la scuola non impegni gli scarsi fondi ministeriali.Questo è pesante per i bambini dopo otto ore di scuola? Dipende da come si organizza: è chiaro che a quell'ora si devono proporre attività leggere e attraverso il gioco, non dev'essere una prosecuzione dello stile scolastico…Purtroppo partono sempre tardi, ora a fine gennaio, e durano poco più di due mesi perché verso la conclusione dell'anno scolastico tutti sono già stanchi. Non so perché non inizino prima, a novembre, ci sarebbero tempi più distesi, all'interno dei gruppi ci si conoscerebbe meglio e, secondo me, le attività sarebbero più produttive e raggiungerebbero risultati più incisivi e interessanti. Difficoltà organizzative? O forse è il non ritenere queste proposte, molto auspicate dai genitori, abbastanza importanti e formative da meritare un impegno temporale adeguato? Mah, non voglio indagare …I miei nipoti più grandi quest'anno si sono iscritti così: Martino (in quinta) all'approccio alla lingua cinese, Damiano (in seconda) al canto corale. Entrambi avevano scelto anche inglese, che doveva essere diviso in due gruppi, uno per le seconde e terze classi, l'altro per le quarte e quinte.Però abbiamo appena saputo che nei due gruppi di inglese non si è raggiunto il numero di iscritti necessario per attivare il corso (cioè per pagare l'insegnante), quindi NIENTE INGLESE.Io ho pensato: possibile che in questo caso non si potessero unire i due gruppi, farne uno solo con tutti i bambini dalla seconda alla quinta? Quando tenevo il corso di francese erano tutti insieme, dalla prima alla quinta: ci sono canti, giochi, storie, scenette e altro che si possono benissimo proporre a bambini di età diverse insieme, anzi, era sempre una situazione stimolante, si creavano rapporti nuovi rispetto a quelli di classe, aiuti reciproci, disegni o testi preparati a piccoli gruppi… E abbiamo raggiunto risultati interessanti e soddisfacenti, nelle mie lezioni di scolastico c'era il meno possibile, ciò che facevamo era vivere insieme delle situazioni attraverso una lingua diversa.Mi viene il dubbio maligno che chi avrebbe insegnato inglese non fosse affatto in quest'ottica, che volesse proporre attività più strutturate, più scolastiche… forse schede, esercizi da qualche libro… e allora per forza sarebbe difficile gestire bambini di età diverse… ma dopo le 16,30, sai che noia e che stanchezza! In conclusione, niente inglese quest'anno, purtroppo.