ricomincioda7

IL DONO


QUESTA  PRIMAVERA 
  Oggi ho trovato la primavera, o forse la primavera ha trovato me. Ho scelto di camminare, a lungo. Ho visto l'erba nuova brillante, le margherite affollare i prati di bianco e di giallo, i cespugli dalle foglie piccole e lucide, più chiare o più rosse delle vecchie foglie che hanno superato l'inverno, qualche lanugine morbida sui rami di molti alberi, il cielo, azzurro potente, striato da soffi leggeri di nuvole bianche; il fiume non pare più inquinato perchè ha preso il colore del cielo e in più scintilla d'argento. Su tutto questo il vento, appena un po' più che gentile: ora accarezza, ora scuote, ora sussurra. Non è una sorpresa, non è nuova questa primavera: mi entra dentro, rimescola i ricordi. Perchè ho già visto quell'erba, quei fiori, quel cielo… ma quando? Ormai troppe volte. Tanti momenti di vita che hanno accompagnato le mie primavere passate si sono affollati in me, brandelli di ciò che ho provato riemergono anche in questa primavera: io torno quella che ero nei giorni lontani, non qui, o in altri giorni ancora più lontani, diversa da ora, ma mi risento come allora. Quei tempi evocati dai colori e dagli incantesimi della primavera, che mi fa dono di tornare indietro per pochi attimi veri di felicità, di affetti, di amore, di speranze e illusioni, vivi come se giungessero ora per la prima volta. Vorrei fermare tutto, trattenere per sempre, ma sfioro solo ciò che passò, quell'emozione forte che ho risentito in me già mi sfugge e non c'è modo di tenerla, il vento la cancella, restano solo ricordi dai contorni sbiaditi, intrisi di malinconia.