ricomincioda7

MA GUARDA CHI SI VEDE


IERI… CHI  VIENE,  CHI  VA 
 Di mattina, abbastanza presto, esco per una commissione nel quartiere. Finalmente è un po' meno caldo, dopo l'impegno faccio volentieri una passeggiata per le strade della mia periferia: palazzi sì, ma attorno giardini ben alberati, privati e pubblici, e prati aperti verso la ferrovia e l'Arno.Si sta proprio bene, arrivo alla zona in cui abitavo prima, al centro commerciale dove ora vado più raramente, mi è più scomodo, ho un altro supermercato vicino a casa per le spese correnti.Ne approfitto per comperare alcune cose in lista acquisti, non c'è nemmeno affollamento nonostante sia sabato, molti saranno ancora in ferie.Su una panchina, appena fuori, incontro un amico che recita in teatro con me, in entrambi i gruppi. Aspetta la moglie che sta facendo la spesa. E' tutto abbronzato, avevo visto da poco le loro foto su facebook, erano al mare.- Come è andata? Siete stati bene al mare? -- Bene… sì… abbastanza… però mai più così! -E racconta: erano in campeggio, con figli e nipoti. I figli avevano tanto insistito: - Quest'anno venite al mare in campeggio con noi, ci sono le roulottes, si sta bene! -Però: - Certo, si sta bene, si sta insieme… però era tutto un chiedermi: potresti fare questo… e quest'altro… c'è da sistemare… Ma che vacanze sono! No no, meglio da soli in pensione, dove è tutto pronto e non c'è da pensare a nulla! Quello sì che è riposo! -Ridiamo insieme di questa esperienza di “tuttofare”: del resto lui è così, sempre affaccendato e capace di fare tutto (quasi peggio di mio marito), però dei giorni riposanti se li meritava!Poi salgo in autobus per tornare a casa. Alla fermata successiva, insieme ai suoi genitori e a un po' di bagagli, sale S., la ragazza di origini dello Sri Lanka, mia ex scolara, con cui facevo conversazione di francese due anni fa, per prepararsi all'esame di maturità, ne raccontai anche qui. Poi andò all'università in Inghilterra, ogni tanto ci siamo scambiate notizie attraverso facebook, talvolta mi era venuta a far visita nei suoi rientri per le vacanze.Saluti affettuosi, baci e abbracci.- Stai tornando in Inghilterra? - le chiedo.- No, vado a Parigi. -Enorme stupore mio: - In vacanza? O cambi Università?-Lei mi informa, in fretta perché dopo poco devo scendere.La sua università manda gli studenti del terzo anno a fare periodi di stage e di studio in altri paesi europei: lei starà quattro mesi in Francia, ora a Parigi, poi a Tolosa.La sommergo di auguri, mi emoziono per questa sua ricca possibilità di esperienze, la invidio anche un po'. Ai miei tempi… noi anziani diciamo sempre così, però queste bellissime opportunità non c'erano, o meglio, erano solo alla portata dei più ricchi, io non avrei potuto nemmeno sognarmele, inoltre in famiglia mia andare all'estero da sola era considerato poco serio per una ragazza.Come è più bello adesso! Quanta apertura e possibilità di crescita e di esperienza!Però… un piccolo pensiero mi mette una punta di tristezza: non è che anche lei diventerà un ennesimo “cervello in fuga”?