ricomincioda7

MUSICA D'AUTUNNO UN PO' STONATA


 CONTINUAZIONE 
 Domenica piovosa di inizio autunno, sono in casa, sola, lui è in montagna a lavorare, lassù ormai in cucina l'impianto elettrico si avvia al completamento. Come mi è accaduto spesso nei giorni scorsi, penso a cosa ricorderò di questa estate: poco, un luglio di visite mediche, il fresco e il lavoro delle mie scappate da mattina a sera alla casa in montagna, i molti (per le mie abitudini) libri letti. Non c'è stato stacco, è come se giugno si agganciasse direttamente a ora fine settembre. Se ci fosse stato un viaggio estivo, anche breve, lo spaesamento e le nuove esperienze riempiono occhi e cervello, creano un PRIMA e un DOPO quando al ritorno mi scopro cambiata, anche di poco, anche solo un piccolo rinnovamento che dà l'energia per affrontare il nuovo anno, quello personale che inizia a settembre. Tutto questo ora non lo sento affatto. Neppure il 16, qui era il primo giorno di scuola, ho provato emozioni come altri anni, l'ho sentito un giorno normale, appena una punta di curiosità per i nipoti che ora abitano in un altro paese, hanno cambiato le scuole e quel giorno dovevano affrontare un nuovo inizio. Non sento quella carica che mi spinge a fare progetti, a immaginare i prossimi mesi, per ora mi lascio trascinare dagli eventi giorno dopo giorno, sono ancora stanca, un'estate così non mi ha rigenerata. Sono già ripresi gli incontri al gruppo teatrale "I ragazzi over 65", ci hanno chiesto una replica a inizio ottobre (poi ne parlerò) e forse perchè era l'ultimo impegno terminato a fine giugno, mi sembra che non sia terminato mai, che prosegua e basta. La settimana prossima ricomincio anche con "Gli Spostati", mi è arrivata voce che tra gli attori ci saranno abbandoni e arrivi, anche qui c'è una replica già fissata e sarà tosta. E continuo a leggere: mi dedico adesso a libri di autobiografie (Susanna Tamaro, Oriana Fallaci, André Agassi), rifletto come sono impostate e intanto vado avanti a scrivere la mia, anzi l'ho quasi finita. L'insegnante del corso di scrittura creativa ha mandato la proposta di un altro corso con lei (ottobre-dicembre), ma non lo farò perché voglio concentrarmi sul mio lavoro e terminarlo prima possibile, devo inserirlo fra gli impegni "obbligatori" che stanno riprendendo e non ho tempo per altro, finché non vedrò il mio libro stampato e la strada è ancora lunga. Però un viaggetto comincia a mancarmi, mi manca un'aria diversa, un panorama diverso, qualche incontro con chi non vedo da tanto o con chi non conosco e mi lascia una piccola traccia di sè in qualche parola o qualche piccola azione. In certi momenti tutto mi sta stretto, guardo il cielo e vorrei volare via. Ma ormai ha ripreso a piovere e questo non facilità le cose.