ricomincioda7

FERRARA


FAMIGLIA  e  ARTE 
 Brevi viaggi di un giorno o due, così cerco di soddisfare il desiderio e bisogno di distrazione, relax, cambiamento d'aria.Dopo Livorno, Ferrara.Da alcuni anni non ci andavo, ultimamente era mio fratello con famiglia che all'inizio di gennaio scendeva a Firenze da noi, le ragioni affettive si univano a necessità pratiche e burocratiche. Quest'anno è stato l'inverso: siamo saliti, io e il marito, a Ferrara. Una spinta in più è venuta dalla mostra al palazzo dei Diamanti di Giuseppe De Nittis, pittore della Belle Epoque, che mi sarebbe piaciuto vedere.Il patto col marito era il solito: poichè lui non vuole saperne di fare risvegli antelucani per partire presto e tornare a sera tardi, complice anche il rischio nebbia e ghiaccio, la gita a Ferrara andava spalmata su due giorni. Col camper inagibile nei mesi invernali e per non gravare sui parenti, cosa di meglio di un bed and breakfast? Se ne trovano a prezzi molto contenuti. Naturalmente di questo aspetto me ne sono occupata io e ne ho scelto uno non lontano dall'abitazione di mio fratello, dove ci siamo trovati bene e abbiamo dormito quasi meglio che a casa nostra, il materasso era migliore di quello che abbiamo attualmente e che dobbiamo cambiare, però mio marito non ne trova uno che lo soddisfi. Avremmo potuto chiederne la marca al gestore, ma ce ne siamo dimenticati!Con calma ho assaporato e goduto il piacere dell'incontro familiare, le conversazioni sulle ultime novità, gli aggiornamenti sulle situazioni, la rievocazione dei ricordi, la buona cucina sia al ristorante sia in famiglia, il doveroso scambio di ricette dei piatti migliori.Abbiamo fatto la spesa grossa settimanale insieme, ci hanno portato in un ipermercato che sembra una metropoli, molto conveniente, e abbiamo fatto anche noi un po' di provviste locali.Alla mostra però ci siamo andati da soli, io e il marito. Mio fratello e sua moglie non hanno forti questi interessi. Al palazzo dei Diamanti organizzano spesso mostre molto interessanti, in passato ci ero andata anche da sola, passando poi a salutare i parenti e anche la mia mamma, quando era ancora in vita. Anche ora sono passata da lei: sulla sua tomba cresce un profumatissimo cespuglio di rosmarino che mio fratello mantiene potato, ma da alcuni rami spezzati abbiamo intuito che i visitatori del cimitero ne approfittano per i loro... arrosti. Niente di male, credo che la mamma ne sia contenta, lei cercava di essere disponibile e di aiutare, continua anche adesso in questo modo.Mi piace ammirare le opere dei pittori della Belle Epoque, mi ricordano i miei nonni e bisnonni, certe loro fotografie ormai color seppia che conservo e ogni tanto riguardo, ripensando alle vicende di parentela che mi venivano narrate quando ero piccola. Stavolta, con De Nittis, una piacevole sorpresa: ai quadri erano affiancate varie fotografie dell'epoca, che ritraevano più o meno i soggetti e gli ambienti rappresentati dal pittore. Così ancora di più me li sono sentita vicini alla storia dei miei antenati.Ferrara è stata gentile nei nostri confronti, ci ha risparmiato quei nebbioni terribili che spesso la caratterizzano nelle giornate invernali di alta pressione, quando altrove c'è il sole. Il sole lì si è fatto vedere entrambi i giorni, anche se un po' sbiadito nell'aria pungente, ma per fortuna ci ho azzeccato col maglione, cappello e piumino che avevo scelto per il viaggio e sono stata proprio bene, non mi sono venuti mali da umidità in nessuna parte del corpo.
il sole sul Palazzo dei Diamanti Invece il nebbione da stamattina avvolge Firenze, è diventata una città strana dove tutto sfuma e sparisce. Per fortuna posso ammirare dalla finestra senza uscire, gli acquisti ferraresi e gli avanzi precedenti mi permettono di restare chiusa in casa al caldo per qualche giorno.
nebbia a Firenze