ricomincioda7

AL TEMPO DEL VIRUS 4


 CHE GIORNO E' OGGI? 
 Questi giorni tutti uguali, chiusi dentro casa, fanno confondere il tempo: che giorno è oggi? Ho deciso di tenere ben aperta sul tavolo l'agenda, così mi basta un'occhiata rapida e vedo la data. Le pagine sono vuote: nelle settimane scorse gli impegni erano stati sovrascritti da un NO man mano che venivano annullati, ora non ce ne sono proprio più di impegni. Allora mi viene da riempire la pagina bianca, da scrivere qualsiasi cosa mi passi per la testa o sia una piccola novità: frasi, pensieri, numeri di telefono, citazioni, titoli di film, il numero quotidiano dei contagiati in Toscana, indirizzi web… Già, la rete: mi fa molta compagnia in questi giorni, è uno sguardo sul mondo di ciò che mi interessa, è leggere e rispondere alle persone che conosco, così da sentirmi vicina a loro. Mi sono presa l'impegno di telefonare a qualcuno quasi ogni giorno: due chiacchiere rompono l'isolamento, ci rassicurano a vicenda sullo stato di salute, spesso ci fanno fare una risata. Ho già finito un primo “giro”, ricomincerò, credo sia piacevole risentirsi dopo un po' di tempo. Fra chiamate e whatsapp ogni sera devo mettere in carica il cellulare, ma va bene così. Su facebook ho deciso di pubblicare ogni giorno una piccola cosa bella: una poesia ritrovata, un fiore tra i tanti delle mie foto. Mi fanno sentire bene, spero lo sarà anche per i miei amici. Credo nel valore e nella forza della bellezza, ora più che mai, quindi ho deciso anche che non resterò in pigiama ogni mattina, ma mi vestirò dignitosamente, indosserò un braccialetto e una collanina, metterò una goccia di profumo. Perchè ogni giorno è importante, bisogna partire col piede giusto. Così cerco di combattere una tristezza che tenta di uscire dagli spiragli della mente, quando non è occupata da pensieri positivi. Perchè ci sono anche momenti non facili, per fortuna lo spazio in casa è grande e posso cercare un angolo accogliente. Oggi ho notato che nei siti di cucina stanno comparendo ricette “senza”: senza lievito, senza latte, senza uova… mi fanno ricordare la cucina del tempo di guerra, quando trovare i prodotti era un'impresa. Può capitare anche adesso: dopo una lunga fila davanti al supermercato, ciò che ti serve è finito, speri di avere più fortuna la volta successiva. Infatti, non siamo forse in guerra? Contro un nemico invisibile e subdolo.