ricomincioda7

BENVENUTA ESTATE


SOLSTIZIO
 Ho guardato a lungo il tramonto stasera, o stanotte ormai perché è il giorno più lungo dell’anno e il cielo a ovest scivola lentissimamente sulle strisce dei colori: azzurro brillante in alto, azzurro sempre più chiaro verso l’orizzonte e sfuma sul giallo, l’arancione, il rosso che si incupiscono sempre di più, fino al buio che non è totale, ma resta penombra ancora a lungo. Questo è l’inizio della notte di mezza estate, quando fa bel tempo. A me piace guardarlo, tutti gli anni, come se scivolassi fisicamente dentro l’estate, insieme al sole che scivola sotto l’orizzonte. E’ un’atmosfera di attesa, romantica e un po’ ansiosa, quest’anno in particolare: è più difficile fare progetti, mi vengono in mente soltanto sogni irrealizzabili e desideri che restano negli angoli della mente e del cuore, insieme a ricordi ormai troppo passati. La musica li culla, la musica si accompagna bene ai momenti di passaggio, di ritualità rassicurante, è giusto che proprio oggi sia la Festa della Musica. Io ho voluto ascoltare in diretta un bel concerto organizzato dall’Istituto Francese sulla piazza e mandato su facebook, e questa unione di musica e Francia mi ha fatto ricordare la prima Festa della Musica a cui ho partecipato. Era l’anno 2000, io ero in Francia col progetto Comenius e insegnavo per quindici giorni in una scuola primaria a Vesoul, vicino a Besançon. Allora questa festa non c’era in Italia, esisteva soltanto là. La mia collega francese mi trascinò fino a notte fonda per le strade e le sale della città, dove dappertutto qualcuno faceva musica, di tutti i generi: classica, corale, folk, etnica, rock… suonata, cantata, spettacolarizzata… Era una sarabanda, fu un’indigestione di note, una serata superba e incredibile! Poi pian piano tutta Europa aderì a questa manifestazione, negli anni scorsi spesso anch’io uscivo, mi godevo varie occasioni… Stavolta nulla. Ricordo, ascolto on line, sogno guardando il tramonto bellissimo e, in fondo, spero. Benvenuta estate!