ricomincioda7

ANDARE E VENIRE


 LE PRIME VOLTE Abbiamo preso coraggio, poche cose in valigia e... siamo andati a dormire in montagna, due notti. Appena arrivati, ho avuto uno choc da scoraggiamento: il letto per noi non era ancora montato! Tanto mio marito mi racconta quello che vuole e come vuole, non capisco mai come stanno realmente le cose finchè non le vedo coi miei occhi. -Ma cosa ci vuole! - dice lui. Così tour de force, non tanto a montarlo, quanto, prima, a ripulire i vari "pezzi"... e toccava a me. Non solo le parti del letto, alto, antico, dei primi del 1900, ma almeno l'esterno dei comodini accanto! Figuriamoci se volevo dormire tra la polvere dei secoli! Così non abbiamo dormito con la polvere, ma con l'odore del detergente per il legno che ho dovuto usare: tutto brillava come nuovo, ma "odorava" anche, per fortuna non faceva freddo e i vetri della finestra sono rimasti aperti tutta la notte. Io però ero troppo stanca, ho dormito pochissimo, non trovavo posizioni che dopo un po' non mi risvegliassero per dolori qua e là; la notte successiva è andata meglio, perchè durante il giorno mi sono sforzata meno, anche se lavori da fare per me, soprattutto di pulizie, non mancherebbero.. Che dire, lassù si sta bene, non lo nego, però è come abitare in un'officina, fra le stanze ancora per aria, tutti gli attrezzi e i materiali che mio marito semina dovunque, in certe zone si passa a stento, mette cose da lavoro anche dove, in teoria, tutto dovrebbe essere già a posto, cioè nella grande cucina. Io ci sto male, è come ritornare in quei due anni dal 2015 al 2017 dove la stessa situazione era più o meno dopo il trasloco nella casa di Firenze. E se ripenso ad anni lontani della nostra vita coniugale... avrei altre esperienze simili su cui ho deciso di stendere un velo pietoso: ama il bricolage, il "so fare io", il "lo faccio meglio"... Insomma, siamo stati lassù tre giornate, poi siamo tornati a Firenze: ci sono da comperare cose di cui ti accorge che mancano quando sei lassù e ci vivi. A Firenze giusto una giornata per queste spese e un bucato messo in lavatrice, steso e asciugato, oggi si risale. Staremo fino a sabato sera. Lavoro e ancora lavoro. Quando sono stanca, leggo, mi porto una provvista di libri. Almeno lassù è più fresco e più tranquillo, lungo la nostra stradina secondaria non passa quasi mai nessuno, vedo il lontananza la provinciale molto trafficata in questi giorni di metà agosto.