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IL DONO DELLA BEFANA


 LI HO RIVISTI 
Jessie Wilcox Smith, Round the ring of roses (1914) All'apparenza un pomeriggio come altri simili: arrivano correndo i più piccoli, con dignità i più grandi, i genitori dietro, perchè si sono attardati a parcheggiare. Giacche, cuffie e sciarpe buttate alla rinfusa sull'angolo del grande divano, le notizie che si sovrappongono spesso gridate: - Lo sai che... e questo e quest'altro...- e le vite vengono aggiornate. C'è chi mostra qualche dente di meno, è l'età, o un nuovo paio di scarpe... Poi la merenda, quei succhi di frutta che ormai da alcuni mesi non calavano più nella mia dispensa, e da mangiare? Gli avevo fatto i biscotti stavolta, grandi, a forma di re magi e di omini e donnine di pan pepato. Poi la riscoperta dei giocattoli preferiti, qualcuno ogni tanto sparisce al piano di sopra, va a frugare nel "loro" armadio per scegliersi un peluche o un libro... Le azioni e il rituale sono quelli delle altre volte, ma ieri c'era, palpabile, una gioia in più: finalmente ci siamo incontrati con i nipotini e i loro genitori, dopo tanto tempo! Qualche ora nel pomeriggio, abbiamo sfidato virus e regolamenti. Che emozione, che contentezza provavo! Non mi stancavo di guardarli, di osservare quanto e come erano cresciuti, di intravedere quei piccoli cambiamenti che nel quotidiano sfuggono, ma se non li vedi per qualche tempo li scopri tutti: un visetto più tondo, chi ormai ti ha superato in altezza ("Ci vuol poco", ha commentato l'adolescente ironico), un linguaggio più completo e comprensibile, il camminare lento, finalmente senza stampelle, ma quello sguardo ancora troppo serio... Anche loro, dice mia figlia, erano felici ed emozionatissimi di poter venire a casa nostra: scesi dalla macchina si spintonavano per arrivare primi al cancello e suonare il campanello. E' stato bellissimo ed è passato troppo in fretta: se ne sono andati con la provvista dei biscotti rimanenti, penseranno ai nonni anche oggi, all'ora di merenda... E io? Salgo al piano di sopra e guardo il "loro" armadio, le tracce del loro passaggio, qualche peluche è rimasto storto, qualche libro spunta di traverso tra gli altri. Riordino con una punta di tristezza. Per quanto tempo ancora dovrò fare senza? Mi deve bastare per un pezzo il pensiero del bello e della dolcezza che c'è stata insieme...