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RITORNO IN MONTAGNA


 TRA PIOGGIA E NEVE 
la mia montagna nei giorni di neve (dalla webcam)  In casa la "sala" è la stanza più ampia e più vicina alla porta d'ingresso, così quando si compra qualcosa di ingombrante lo si deposita lì, appena entrati, in attesa di sistemarlo al posto giusto. Ma se il posto giusto è nella casa in montagna... allora lo stazionamento si prolunga e quella stanza rischia di diventare una succursale dell'IKEA, anche perchè spesso si tratta di mobili da rimontare, quindi sono assi e tavole. Ci si muove male e si rischia di inciampare, io sono già caduta una volta. L'ultima volta che salimmo in montagna a portare e sistemare qualcosa era ben prima di Natale, la Toscana stava scivolando in zona arancione, facemmo appena in tempo. Poi il rosso, poi le feste, altri nostri impegni qui a Firenze, ma soprattutto il maltempo che non ha dato tregua, con neve e pioggia. Intanto avevamo accumulato in "sala" altre cose e tenevamo d'occhio le notizie metereologiche e le webcam della zona: neve, strade interrotte verso l'Abetone, paesi imbiancati: aspettiamo... Però quando alcuni giorni fa abbiamo capito che i contagi stanno peggiorando di nuovo e abbiamo visto nelle previsioni del tempo un bel sole e una temperatura decente per il 6 febbraio, ma solo per quella giornata, ci siamo detti: - Ora o chissà quando! - Abbiamo caricato la macchina all'inverosimile, dentro e sopra, io avevo uno spazietto striminzito dietro, e siamo partiti. Abbiamo visto giusto, si stava proprio bene lassù. All'inizio sentivo umidità, ma poi mi sono abituata e le ore sono passate gradevolmente. A parte la fatica dello scaricare l'auto, per molti pezzi dovevamo proprio essere in due, mio marito da sola non ce l'avrebbe fatta, anche se il mio aiuto non è certo quello di Maciste, faccio quello che posso. Ora là restano solo alti cumuli di neve sporca ai lati della strada e negli angoli in ombra, i vicini hanno raccontato che il tempo è stato pessimo, dopo la neve piogge forti, le strade diventate torrenti, il piccolo fiume in basso oltre la nostra casa si era gonfiato e lambiva gli alberi. Già durante il viaggio avevamo visto molti alberi stroncati da neve e vento o tagliati perchè pericolanti (le scene che erano passate anche nei telegiornali), io temevo per il nostro bosco, invece non c'erano danni, solo nell'orto, più esposto, un grosso cespuglio di lillà aveva due rami quasi del tutto spezzati che si adagiavano e incurvavano gli altri, impedendo il passaggio. Così ci ho lavorato un po' e sono riuscita a togliere del tutto uno degli spezzati, in modo da rialzare gli altri e liberare la stradina. All'altro ramo ci penserà il nostro vicino di casa, a cui questi rotti fanno comodo per la stufa. Non è stato un grosso danno, ci ha evitato la potatura! E con mia meraviglia, nonostante la pessima stagione, nell'orto ho potuto raccogliere ancora un po' di cavolo nero e tanto prezzemolo che non è gelato, perchè semisepolto e protetto dalle foglie cadute. Quasi quasi mi dispiaceva ripartire per Firenze, se non fosse perchè manca il riscaldamento... Ultima sosta al discount del paese: abbiamo comperato il pane, la salsa di pomodoro, una grossa bistecca (mangiata oggi, tenerissima!). Questi e altri prodotti lassù sono migliori di quelli a Firenze, alcuni sono di produzione locale: con mio marito abbiamo concluso che quasi quasi là si mangia meglio e forse varrebbe la pena del viaggetto anche solo per farci la spesa! Oggi, come previsto, diluvia di nuovo, ma almeno la "sala" si è svuotata... e la dispensa si è riempita! E non abbiamo neppure troppo mal di schiena da sollevamento pesi.