ricomincioda7

SI PARTE


 TRE ANNI DOPO  Il camper è ripartito, dopo tre anni! Non solo colpa del Covid, già da prima aveva qualche problema dopo il viaggio nelle Cevennes, di quelli che mio marito è in grado di risolvere o per lo meno di valutare prima di portare eventualmente il mezzo in officina, ma i suoi tempi tecnici allungatissimi ci avevano fatto arrivare alle chiusure-covid, allora tanto valeva aspettare le riaperture e “abbandonarlo” nel rimessaggio. Le rare uscite fatte hanno utilizzato alberghi e bed-and-breakfast (e io non vedrei malvolentieri il continuare ad utilizzarli…), anche ora avrei continuato così, ma mio marito si è “buttato” nella revisione e negli aggiustamenti, mentre io esaminavo le possibilità di alloggio alternative citate sopra: lui ce l’ha fatta, siamo ripartiti col camper! Prima uscita post Covid e già questo era emozionante! Destinazione Bologna, alla manifestazione “Di verde in verde” cioè l’apertura di tanti giardini in città e nei dintorni, di quelli privatissimi che di solito son chiusi. Io c’ero già stata da sola nel 2019, lui si era incuriosito e ha voluto venire, col camper potevamo restarci due giorni, fare con comodo e vederne di più. Anche stavolta mi sono piaciuti, quale più, quale meno, ma insomma ne è valsa la pena. Inoltre mi piace, per spostarsi da un giardino all’altro, il percorrere a piedi strade e stradine la maggior parte delle quali per me ha spesso i ricordi e le emozioni della mia prima vita, quella a Bologna fino a 30 anni. Le entrate contingentate e i tempi calcolati per evitare assembramenti non consentivano di soffermarsi troppo, peccato, perché in alcuni sarebbe stato bello sedersi su una panchina o sull’erba di un prato e farsi avvolgere più a lungo dal verde e dalle suggestioni, ma bisogna accontentarsi di questi tempi. Mio marito è rimasto un po’ deluso, si aspettava spazi sontuosi, invece molti giardini non sono grandi, sono gocce di verde all’interno di palazzi o agglomerati di edifici antichi, come dei gioiellini di natura, spesso un po’ arruffati e selvaggi, con avanzi di muri storici o installazioni anche contemporanee ; forse l’anno prossimo non insisterà per accompagnarmi. Per la domenica avevamo scelto il parco di una villa appartenuta a nobili, in collina, nel quartiere in cui sono nata. Poichè era impossibile trovare parcheggio col camper in quelle stradine, l’abbiamo lasciato in basso, siamo saliti con l’autobus e il ritorno l’abbiamo fatto a piedi, circa due chilometri, passando nei luoghi che mi hanno visto bambina: tutto cambiato, ma tracce restano, angoli di ora che si sovrappongono a quei miei lontani ricordi, quelli che ho raccontato nel mio libro “L’aria buona del giardino”.
La discesa lungo la ripida strada dove abitavo: ma davvero la percorrevo più volte al giorno, così ripida? Certo, allora ero abituata e avevo tanti anni di meno… come si scivolava sul ghiaccio d’inverno! A venti anni fu così che mi ruppi un braccio… La casa in cui abitavo: tutta trasformata da chi ci sta ora, ma questo lo sapevo, una mia antica compagna di scuola mi aveva mandato delle foto, certo vederla dal vero emoziona ugualmente; la parte laterale invece è quasi uguale ad allora. E così ad ogni passo ricordi e confronti, in quaranta anni che ne sono lontana non ero mai ritornata così tranquillamente e lentamente, godendomi tutto, il passato e il presente. Alla messa nella nostra antica parrocchia abbiamo anche incontrato dei vecchi amici: vecchi perché di quel tempo e vecchi ormai perché nostri coetanei… Un riconoscimento affettuoso, ma senza abbracci, un po’ di aggiornamenti sulle reciproche vite, figli, nipoti, il proposito di trovare altre occasioni per rivedersi. Incontri a sorpresa, il caso ci ha fatto questo bel regalo. Poi da Bologna un salto a Ferrara il passo è breve: mio fratello e famiglia erano due anni che non li incontravo! Ne avevo tanta voglia, tutti i whatsapp e i facebook del mondo non compensano quelle poche ore ore insieme in presenza. Loro stanno iniziando imprese di nuove residenze, cambi di abitazione, ristrutturazioni: non li invidio, mi dispiace solo perché andranno più lontani, la vita è anche questo. Ritorno sotto la pioggia intensa e anche la prossima settimana sarà così. La bella stagione non vuole arrivare, chissà quando il camper si muoverà di nuovo...