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UNESCO


GEMELLAGGIO La notizia data oggi al Telegiornale mi ha riempito di gioia, anche per la curiosa coincidenza.
L’Unesco ha inserito nel patrimonio dell'umanità I PORTICI DI BOLOGNA e io non posso che gioirne: 42 chilometri di portici, di tanti tipi, di tanti periodi storici, sono la caratteristica della mia città natale, un aspetto bello da vedere e di immensa utilità, le intemperie a Bologna fanno meno paura, c’è sempre un portico sotto cui ripararsi, che ti permette di continuare il cammino! Anche in estate, in questi mesi torridi (Bologna ha un clima quasi continentale, si raggiungono caldo e afa notevoli) i portici permettono di ripararsi dal sole e di sopravvivere girando per la città. Se non ci fossero stati i portici forse il 22 giugno non mi sarei azzardata ad andare a Bologna dalla mia amica… Penso a quel lontanissimo 1981, alla quinta classe in cui insegnavo allora: partecipammo a un concorso indetto dal Comune e dalla Fiera di Bologna per una ricerca sulla città, scegliemmo di studiare i portici, la genesi, la storia, curiosità, aneddoti, quelli antichi, quelli moderni, perché anche nei nuovi quartieri di periferia quasi sempre nei grandi condomini (in cui abitavano i miei alunni) ci sono portici. Girammo per la città a scattare foto, poi testi, disegni, ne uscì un bell’album che vinse il premio al concorso, un orgoglio e una soddisfazione per i ragazzini e per la maestra! Conservo con affetto quell’album, la statuetta in bronzo del Nettuno, che fu uno dei premi, e la foto in cui, insieme al bambino delegato dai compagni perché il più “leader” della classe, io ricevo il premio e le strette di mano. Oggi quell’episodio per me raddoppia il suo valore nel ricordo… Ma non è tutto… e qui viene il GEMELLAGGIO: contemporaneamente l’Unesco ha inserito anche qualcosa di Firenze: è una zona famosissima, dove tutti i turisti desiderano andare ed è nel cuore di tutti i Fiorentini, ma forse non tutti la conoscono completamente. Si tratta della collina a sud dell’Arno su cui si trova il Piazzale Michelangelo, dal quale si vedono tutta la città e la collina dove sorge Fiesole, un panorama indimenticabile. Dietro al piazzale, più in alto c’è la basilica romanica di San Miniato, un vero gioiello di architettura e di decorazioni, appena sotto al piazzale ci sono due meravigliosi giardini poco conosciuti, quindi poco affollati, cosa strana per Firenze turistica: il Giardino delle Rose e il Giardino dell’Iris, quest’ultimo aperto solo in aprile-maggio, nel periodo delle fioriture. E tutto il versante che scende dal Piazzale verso Firenze, con scalinate, fontane, zone alberate, chiamato Le Rampe e restaurato da poco, anche questo ora fa parte del patrimonio Unesco. Che dire… una intera collina! Ne sono felice, mi fa sorridere questa coincidenza che rende onore insieme alle due città della mia vita, un pensiero positivo in questo periodo così faticoso...
tramonto romantico a Piazzale Michelangelo
basilica di San Miniato
Giardino delle Rose
Giardino dell'Iris
Le Rampe