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FOLIAGE


IL BOSCO IN FIAMME 
 Avevamo già sistemato tutto in montagna, alla fine di ottobre, pensando che la stagione delle giornate lassù fosse ormai finita, per il troppo freddo e perchè non ci va di scendere poi nel ritorno fra boschi e tornanti quando il buio arriva così presto: svuotate le provviste e il frigo, coperti letti e poltroncine con teli di plastica, riposti nei mobili gli attrezzi da lavoro, raccolte le ultime verdure nell’orto. E arrivederci in primavera! Poi il marito ha contattato l’azienda locale dei rifiuti per il ritiro di cose residue dalla ristrutturazione, alcuni pezzi a rischio amianto, e l’azienda ne voleva rapidamente le foto. C’erano due giorni previsti di sole, poi acqua e ancora acqua per una settimana: ci siamo precipitati in montagna a fare le foto e di già a prendere alcune misure…E’ vero, in casa ora è freddo, non c’è il riscaldamento, ma ci copriamo bene e per qualche ora si resiste. E se fuori c’è il sole la montagna è magnifica!Lo sapevo, lo immaginavo, ma ho toccato con mano la meraviglia del foliage. I monti attorno hanno tutte le sfumature dei colori caldi e anche dietro casa… ho passeggiato un po’ lungo la strada che costeggia il bosco dietro casa mia, mentre mio marito scattava le foto richieste. Ci sono per la maggior parte alberi che perderanno le foglie: querce, robinie, pioppi e altri che non so, ogni tanto uno o pochi abeti, quelli che si sono spinti in basso alla quota degli 800 metri a cui siamo, le abetaie scure stanno sulle cime dei monti, come cappelli. E’ tutto così splendidamente colorato! Come un incendio festoso. Tutti i colori rimescolati, pare il disordine di una natura agitata, gli ultimi spettacoli prima del sonno invernale… A terra c’è un tappeto soffice multicolore, le foglie sono un po’ diradate e ora si intravedono meglio certi sentieri, si potrebbe salire, penetrare nel bosco, con scarponcini adatti. Ma anche solo dalla strada è tutto così suggestivo. E un grande silenzio, solo a tratti il fruscio del vento, il canto del torrente in basso con le sue pozze luccicanti, qualche verso di uccelli nascosti, forse indispettiti dal mio passaggio. Sì, mi piace tanto quel luogo, quella casa, quell’aria leggera e pulita, la possibilità di vivere il susseguirsi delle stagioni nella natura, mi manca ormai solo di conoscere lassù l’inverno, la neve che quando viene non fa sconti, dicono. Infatti i vecchi padroni ci hanno lasciato, fra le altre cose, una enorme pala per togliere la neve…Ma senza il riscaldamento è impensabile andarci. Però… perché no, quando avremo terminato di rendere abitabili le stanze potremmo pensarci, so che a mio figlio piacerebbe molto stare lassù come base per sciare poi all’Abetone...