ricomincioda7

AGGIORNAMENTI 1


OSPITE NON GRADITO 
 Ciò che si temeva è successo: il Covid! Non da noi due, ma da mia figlia e ha "investito" tutta la famiglia, eccetto Martino, almeno finora, perchè non è ancora finita...Ha iniziato Damiano, l'ha preso dai compagni di classe, con febbre e sintomi tipo influenza, ma il tampone ha svelato la sgradevole realtà; velocemente è passato ai fratellini e ai genitori e ha messo tutti in quarantena. I piccoli se la stanno cavando con qualche malessere e un po' di mal di pancia, per i genitori invece è più dura, soprattutto mia figlia la vedo parecchio malandata, nonostante lei cerchi di non darci peso, almeno quando parla con noi. Infatti ci telefoniamo e ci colleghiamo in videochiamate, per varie necessità e per i compleanni di Cesare e Martino, che cadono in questi giorni.Temevo che sarebbe stato quasi inevitabile, visto che mia figlia non crede ai vaccini, coinvolgendo tutta la sua famiglia, ritiene che nelle persone sane le cure preventive per rafforzare il sistema immunitario siano sufficienti a escludere le conseguenze più gravi. Mah! Ne abbiamo parlato un sacco di volte, non cambia idea... Io ora sono davvero preoccupata: ne ho sentite di tutti i colori sul decorso di questa subdola malattia. Per lo meno finora riescono a curarsi a casa, i loro medici li seguono telefonicamente.Noi e i consuoceri siamo reclutati per fare la spesa e portargliela a casa. E che spesa! Si tratta di sfamare sei persone, di cui quattro giovanissimi che mangiano come lupi! Così ci arrivano liste lunghissime di cibarie da comperare, con marche e quantità, da rintracciare all'ipermercato Coop. Ma noi non siamo abituati a fare la spesa per sei persone, la caccia ai prodotti delle marche che ci vengono indicate diventa una caccia al tesoro tra gli scaffali e noi quell'ipermercato non lo conosciamo nemmeno tanto bene perchè ci andiamo raramente, è troppo grande per le necessità di noi due vecchietti. Aggiungi che, tra gli impegni e il maltempo, ci è toccato ieri affrontare l'impresa di venerdì pomeriggio alle 17, proprio l'orario in cui si riversano tutti coloro che escono dal lavoro e si organizzano per il fine settimana. Avevamo preso due carrelli, uno per i loro acquisti, che guidava mio marito e uno per i nostri (molti meno), di cui mi occupavo io. E' stato un viaggio faticoso tra le corsie, la folla e gli altri carrelli, rivolgendoci anche agli addetti per certi prodotti che proprio non riuscivamo a trovare... insomma, abbiamo finito alle 19,30 e io avevo un mal di piedi come se avessi fatto un'escursione in montagna. In bilico su tutto troneggiava l'enorme torta, ordinata telefonicamente, per il compleanno di Martino.Poi una mezz'ora di auto per arrivare al paese in cui abita mia figlia e finalmente abbiamo depositato i sacchi di carta con i suoi acquisti davanti al loro portone, almeno non pioveva, come invece era accaduto alla spesa precedente! Quando ci hanno aperto, a debita distanza abbiamo consegnato con precauzione la torta, insieme ai regali per i due festeggiati di questi giorni.Io e il marito eravamo esausti, per fortuna avevo avuto la buona idea di comperare mezzo pollo arrosto e un po' di carciofi fritti, così la cena era già pronta. Ero tanto stanca che mi sono sembrati buoni anche i carciofi: di solito è uno dei pochi cibi che proprio non sopporto.Speriamo che se la cavino in tempi ragionevoli e, soprattutto, senza conseguenze.