ricomincioda7

ATTIVITA' FISICA


A PASSO LENTO 
 Ha ricominciato a uscire, ma si sente molto debole, le gambe sono fiacche. Da febbraio, ancora non ci siamo. E non c'entra il covid. Gli ho proposto di andare lui a fare la spesa nei supermercati vicini, in circa un quarto d'ora a piedi ci si arriva, sarebbe una passeggiatina quotidiana, un'attività fisica leggera, ma costante, lo aiuterebbe a rinforzarsi, respirerebbe anche un po' d'aria. Se si convincesse ad andare in piscina, o a un corso di ginnastica leggera per anziani, abbiamo una palestra per questo a pochi passi da casa... Macchè! Questo è mio marito, in pochi mesi è invecchiato di un bel po', se prima si muoveva poco, ora anche meno. In due fine settimana sono riuscita a trascinarlo in centro a Firenze. La prima volta a vedere una mostra di Ferragamo sui bellissimi foulard di seta e l'origine dei motivi ornamentali usati nella ditta: un'esposizione particolare, curiosa e soprattutto bella, molto bella. La domenica successiva in piazza Santa Croce al mercatino francese, attirato dall'acquisto dei biscotti bretoni di cui siamo golosi. In entrambe le occasioni c'è stata una breve passeggiata, tra le vie del centro e sui Lungarni. I pomeriggi erano caldi e soleggiati, un po' di folla di turisti in certi punti, ma conoscendo la città si riuscivano a trovare strade poco frequentate. In questa stagione è bello girare per la città così luminosa e tiepida, i palazzi, il fiume, le sue rive, gli scorci del paesaggio e delle costruzioni sono ancora più affascinanti. Ma ora camminiamo lenti: io che prima faticavo a stargli dietro col passo ora non fatico più, anzi a volte lui si ferma ad ammirare qualcosa, o a notare angoli che non conosceva (non ama andare in giro per la città così solo per guardare e scoprire), io riesco a stargli a fianco senza fatica, credo che queste soste siano anche per riposarsi. Così scopro questa sua debolezza e mi addolora: sento il tempo che passa inesorabile, accantono come tesori questi momenti di serenità tranquilla, vorrei che ce ne fossero più spesso... Non so cosa e quanto ancora riusciremo a fare, non si parla quasi più di progettare viaggi, ci sono diversi motivi che ci scoraggiano, ormai quello che è fatto credo ci dovrà bastare o poco di più... ... e tutto questo mi mette un po' di malinconia.