ricomincioda7

TEMPI BREVI E RARI


PICCOLE GIOIE 
 In una grande cucina, un tavolo con succhi di frutta e pezzetti di schiacciata, è ora di merenda. In mezzo al tavolo, un sacchetto di stoffa ben chiuso da un nastro azzurro, vicino un biglietto: regalo e auguri per un compleanno. Attorno al tavolo tre bambini e una nonna (io). E’ il compleanno di Damiano, io e il nonno siamo andati a prenderlo a scuola, insieme a Cesare, poi io ho aspettato Diletta alla sua scuola, ora siamo lì tutti insieme. Smaniano per aprire il pacchetto, ma ho detto che prima devono finire la merenda e pulirsi bene le mani unte. Intanto giochiamo a indovinare cosa contiene, devono pormi domande a cui posso rispondere solo con SI’ o NO, si divertono proprio e non indovinano, anzi il mistero diventa ancora più fitto. Finalmente Damiano può aprire: ci sono due statuine di dei Egizi (ricordate la visita al museo archeologico?): il dio ippopotamo in ceramica azzurra, riproduzione di quello conservato al Louvre, e il dio cane Anubi di legno nero, un pezzo vintage che proviene dall’Egitto. Damiano è felicissimo, li accarezza, ne studia ogni particolare, tutti ascoltano la storia dell’ippopotamo e del significato dei fiori di loto disegnati sulla statuina. Poi un discorso dietro l’altro e finiamo a parlare del terremoto che in questo periodo si fa sentire a Firenze: loro mi dicono cosa si deve fare, l’hanno ben chiaro, io gli racconto le mie esperienze di terremoti precedenti. E’ bello stare così insieme, senza fretta, tranquilli, a parlare e ad ascoltarci, senza la televisione accesa. Peccato che queste occasioni siano così rare, quasi sempre abbiamo fretta, hanno qualcosa di pressante da fare, c’è un cartone in TV che gli interessa, o sono agitati e si scatenano. Me lo ricorderò con piacere quel pomeriggio. Quando, alcuni giorni dopo, ho ricevuto in dono il libro “La cuntintizza. Piccole ragioni della bellezza del vivere”di Simonetta Agnello Hornby e Costanza Gravina e ho letto in quarta di copertina “… qualcosa di piccolo che si scioglie e per un attimo addolcisce il tutto e subito si consuma” , mi è venuto in mente quel breve tempo di pace e bellezza vissuto insieme ai tre bimbi in quel pomeriggio, così bello e così breve.