ricomincioda7

20


ANNIVERSARIO
 Si può festeggiare il compleanno di una cosa? Non credo sia comune il farlo, ma se il compleanno è di quelli importanti… Ecco, io a metà giugno ho voluto festeggiare il ventesimo compleanno… della mia protesi d’anca! Proprio perché ventesimo, se lo merita proprio! Nel 2002, quando la mia situazione ortopedica si era fatta insostenibile, dopo tanti mesi in lista d’attesa, con una grande ansia, ma con la speranza che poi avrei avuto miglioramenti, affrontai questa prova che fu davvero pesante e impegnativa. I medici dicono che ormai è un intervento di routine, ma per chi lo deve affrontare non è da poco; di fronte ai vantaggi del “dopo” non mettono bene in evidenza i rischi, le complicazioni, gli esiti non perfetti… che accadono abbastanza di frequente perché in realtà è un’operazione complessa. Nel mio caso ancora di più, perché provenivo da una malformazione di nascita, su cui erano intervenuti già nell’adolescenza, il medico che mi operò (bravissimo, pochi anni dopo divenne primario) aveva fatto tutti i calcoli e i controlli possibili. La complicazione che ne seguì, cioè la lesione al nervo sciatico, credo di poterla imputare proprio al fatto che la mia anca era “fuori posto” da prima, chissà da dove passava quel nervo, che fu toccato e danneggiato, per cui dovetti fare mesi e mesi di fisioterapia per riacquistare un po’ di sensibilità e di equilibrio, ma non completamente. L’anca nuova però era PERFETTA e funzionava a meraviglia. Nel 2002 quel tipo di protesi veniva garantita per dieci anni, massimo quindici, invece ora, dopo venti anni, è ancora al suo posto e fa il suo dovere. Certo, un po’ di affaticamento con l’avanzare degli anni è aumentato, ma niente per cui mi debba preoccupare o senta segni di usura tali da temerne la fine, la necessità di sostituzione. E io ho venti anni di più, anche questo in generale è da mettere in conto! Io cerco di tenerla bene, di non affaticarmi o lanciarmi in prodezze da correre rischi, sarebbe veramente un sogno se mi durasse per tutta la vita, ricordo quell’intervento e il periodo successivo con angoscia, rifare l’esperienza è l’ultima cosa che vorrei. Ecco quindi che un festeggiamento la protesi se lo meritava proprio: eravamo in montagna, siamo andati a mangiare al ristorante. Ricordavo che per i dieci anni di protesi neppure ci feci caso, era la terribile estate del 2012, con la suocera ammalata in casa, poi all’ospedale… Ma stavolta la ricorrenza non volevo proprio passarla sotto silenzio!